Polemiche nelle cappelle del Cimitero. Il Priore fa appello al buon senso

7 giugno 2012 MELENDUGNO – Il cimitero, luogo del nostro ultimo ed eterno riposo da qualche giorno, a Melendugno, è divenuto anche luogo di contrasto. La confraternita della Madonna Immacolata, che gestisce alcune cappelle all’interno del cimitero si è ritrovata, suo malgrado, ad essere al centro di alcune polemiche.

All’interno delle cappelle è stato affisso un manifesto che disciplina le Norme uniformi per la gestione delle Cappelle Cimiteriali delle Confraternite. Il regolamento, composto da 18 articoli, era stato approvato da tutti i Priori dell’Arcidiocesi di Lecce il 23 maggio 2011. In particolare il quindicesimo articolo ha scatenato le ire di alcuni consociati della Confraternita.

Il signor Niceta Corvino, Priore della Confraternita di Melendugno, si è meravigliato delle polemiche e ha ribadito che l’articolo 15 potrebbe essere interpretato anche in modo un pò più  elastico se i consociati usassero un pò di buon senso. Il “famigerato” articolo 15 ha come oggetto gli Arredi, gli accessori e i suppellettili e recita che

«i suppellettili, gli accessori e gli arredi di ciascun loculo (ad esempio le lapidi marmoree, le epigrafi, le cornucopie, le lampade votive, ecc) devono essere della natura, tipologia e quantità indicate dalla rispettiva Confraternita. É tassativamente vietato introdurre nella Cappelle, anche solo temporaneamente, ogni e qualsiasi oggetto differente o comunque aggiuntivo (per esempio piante apposte in prossimità del loculo, sedie, lumini, ecc). In caso di violazione di quanto stabilito al presente articolo le Confraternite provvederanno a rimuovere, senza indugio, a propria cura, gli oggetti introdotti arbitrariamente, ma con spese ad esclusivo carico del trasgressore».

Apriti cielo. Alcuni consociati hanno interpellato questa redazione che ha deciso di indagare.

Il Priore della Confraternita si è reso disponibile ad incontrarci. Abbiamo fatto una visita presso le cappelle incriminate. Alcune mensoline, dove sono apposti i vasi per i fiori, sono oggetto di vero e proprio assalto da parte dei familiari dei defunti con ninnoli, foto e tutto ciò che può essere messo sulla mensola. Altri loculi sono, invece, vere e proprie foreste con piante di ogni sorta che nascondono il nome del defunto. “Finte d’estate e vere d’inverno”, specifica il Priore. Alcune di queste mensole sono incrinate e altre hanno ceduto sotto il peso degli oggetti.

«Io chiedo solo un pò di buon senso. Dove ci sono quattro vasi che ne vengano tolti tre. Dove ci sono oggetti e ninnoli di ogni tipo chiedo che venga liberata la mensolina. Chiedo solo questo».

Francesco Cappello

2 Comments

  1. mitilo del salento
  2. orietta ferriero

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