TAP, venerdì si discute lo sblocca-centrali

MELENDUGNO – Il governo tecnico presieduto da Monti dev’essere andato a scuola nel Paese delle banane. Invece di abbassare le tasse per contrastare la crisi inventa l’IMU, aumenta qualsiasi cosa e gioca con il nostro futuro.

Invece di combattere l’Europa e contrastare l’euro sottoscrive il MEF, il cosiddetto fondo salva Stati, o come dice qualcuno il fondo strozza-Stati. E, infine, invece di tenere conto di tante obbiezioni sugli impatti ambientali dà il via alla norma sblocca-centrali per non perdere 10 miliardi di euro. Soldi privati che non tengono in alcun conto le realtà locali e adorano solo il dio denaro. La norma sblocca-centrali contenuta all’interno del pacchetto sviluppo in discussione nel Consiglio dei Ministri il prossimo 8 giugno, ci porterà, a fine estate 2012, un bel rigassificatore a San Foca.

Le marine di Melendugno dal 2012 potranno dire addio alla bandiera blu e a un pezzo di costa. La TAP si farà, lo ha deciso lo Stato. Per quei pochi che non lo sanno il Trans Adriatic Pipeline (TAP) trasporterà gas attraverso Grecia, Albania e il mar Adriatico all’Italia meridionale e da lì all’Europa occidentale. L’obiettivo del progetto è di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti e diversificare le fonti di gas per i mercati europei. Il TAP aprirà il cosiddetto Corridoio meridionale del gas verso l’Europa e creerà un mercato di sbocco del gas naturale proveniente dal bacino caspico. Il progetto prevede la possibilità di espandere la portata da 10 a 20 mld di metri cubi all’anno a seconda della produzione, nonché di creare impianti per lo stoccaggio del gas in Albania al fine di garantire una maggiore sicurezza di approvvigionamenti in caso di interruzioni operative nelle forniture di gas.

4 giugno, 2012

Francesco Cappello

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  1. Gigi Montinaro

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