Emergenza statale 16. Spunta la cripta per salvare gli olivi

Riceviamo e pubblichiamo

(11 aprile2012) MAGLIE-OTRANTO – Da alcune settimane si è col fiato sospeso per la questione della strada statale n.16, per il destino delle migliaia di olivi lungo il corso della stessa, segnati come inciampo, salvati dall’abbattimento, minacciati di espianto, oggetto di adozione, di protezione, di contrattazione.

Nel forum di melendugno.net rimbalzano un po’ di echi del dibattito intorno ad essi, della solidarietà che si è avviata per salvarli da una sorte indecorosa, irragionevole e irrispettosa del patrimonio del territorio.

Nella ricerca delle vie democratiche per far valere le ragioni di coloro che mettono al primo posto la salvaguardia del territorio e delle sue caratteristiche paesaggistiche e culturali, ecco venire alla luce una cripta, la Cripta della Croce Greca, appena a ridosso della statale, lì da sempre, forse salva perché ignorata, ora emersa quasi a salvare a sua volta quegli olivi che ne hanno protetto il mistero nel corso dei tanti secoli.

Ecco che arrivano le immagini che svelano il luogo misterioso in ogni suo angolo, belle da guardare perché sollecitano interrogativi, aprono scenari, chiedono risposte ragguardevoli, carezzano la roccia, le pietre, gli alberi, l’erba, il cuore di chi teme per la propria terra. Si è  già molto pagato per una malintesa modernità che una generazione di salentini ha voluto, perseguito, preteso, nei passati decenni.

E’ venuto il tempo di rifiutare tale modernità, di ritornare a conservare ciò che la popolazione del Salento ha ereditato, cercando vie allo sviluppo che valorizzano il patrimonio nelle sue caratteristiche geografiche, culturali, storiche; perché nel frattempo, fra la costruzione di una strada e l’ allargamento di un’altra, una lottizzazione turistica e l’altra, è cambiata nel mondo l’idea della modernità, perché ora moderno è “valorizzare” segni, storia, tradizioni, dare a ciò una fruibilità in termini di conoscenza, riscoperta e godimento. Per il benessere dei salentini e per la gioia dei visitatori del Salento.

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Da un utente del Forum di Melendugno.net
Mitilo del Salento