(7 aprile 2012) ROMA – A breve, forse entro la fine di quest’anno, anche Apple dovrà dotare le sue macchine, i suoi computer di un antivirus. 
Questo è quanto emerso dall’attacco che hanno subito 600mila macchine targate mela morsicata. Ormai il mito di invulnerabilità di Mac è andato a farsi benedire e il trojan flashback che ha investito le macchine Apple ha fatto capire, ai suoi creatori, agli addetti del settore e forse anche agli utenti infettati che la pacchia è finita e che causa la diffusione di prodotti Apple gli sviluppatori di virus hanno un nuovo “giocattolo” con cui confrontarsi.
È vero che il trojan che ha colpito le macchine Apple, non ha ferito i sistemi operativi Apple, gli ex-invulnerabili Mac OS X, ma è passato tramite gli aggiornamenti di Java, ma la colpa di Apple è stata quella di non aver avvertito i suoi utenti del pericolo e su come era possibile disattivare le applicazioni coinvolte.
Non per difendere Microsoft e i suoi windows-colabrodo, ma se fosse successo ai prodotti Redmond, Microsoft in 48 ore avrebbe risolto il problema. Di Apple si è ancora in attesa della patch per correggere il problema. Apple ha bisogno di essere più reattiva, e forse anche più onesta con i suoi utenti circa i problemi di sicurezza se vuole contenere le future minacce e prevenire le epidemie di massa come questa appena passata.
Francesco Cappello
