La vigilia delle Palme, la Quaremma, come da tradizione, subirà la sua sorte, brucerà tra le fiamme. Una tradizione che affonda le sue radici nella cultura contadina salentina
La Quaremma è la moglie del carnevale (lu Paulinu, nella tradizione salentina) e a mezzanotte del martedì grasso (giorno in cui muore il marito) si veste a lutto ed inizia il suo periodo di vedovanza osservando tutte le regole per tale occasione. Nei tempi passati, quando moriva qualcuno le donne della famiglia del defunto attendevano la mezzanotte per indossare i vestiti neri perchè la persona defunta, morta durante il giorno non doveva vedere il nero della morte.
La Quaremma, è un pupazzo, che viene creato seguendo la tradizione e ha con sè tutti gli strumenti per filare la lana rammentando a tutti che bisogna essere sempre operosi nonostante il proprio stato d’animo. Ha anche con sè, in un paniere, come viveri, una bottiglia di vino (indispensabile fonte energetica, specie per chi era povero e con scarsi mezzi di sostentamento) e dei taralli di pane non lievitato (notare la similitudine con il pane azzimo della Pasqua ebraica). In alcuni casi i taralli venivano legati alla cinta del grembiule della Quaremma ed erano in numero pari alle domeniche o ai giorni di quaresima. Man mano che trascorreva il tempo e passavano i giorni, venivano estratti uno alla volta.
Causa il facile deterioramento, per via delle intemperie, e della pioggia, questo modo di contare i giorni, fu sostituito con delle penne di gallina (pari al numero delle domeniche, tra l’ultimo giorno di carnevale e la vigilia della domenica delle Palme). Le penne di gallina vengono legate al cerchietto di legno che costituisce il fuso (furtticidhru). La scelta delle penne di gallina è solo per praticità e non ha alcun riferimento con il consumo di carne, cibo proibito per tutto il periodo quaresimale. Infatti, anche in circostanze particolari come il 19 marzo, in occasione delle “tavole di San Giuseppe” era proibito il consumo di carne. La sera del sabato prima della domenica delle Palme, la Quaremma viene rimossa e bruciata e al suo posto viene issata una palma benedetta.
La Quaremma veniva esibita da quelle famiglie che intendevano osservare rigorosamente il periodo di Qauresima (astinenza totale da ogni piacere, cibi poveri e scarsi, digiuno il venerdì). Per i giovani, trafugare nottetempo la Quaremma di una famiglia, di un quartiere o di un altro paese e poi esibirla come se fosse un trofeo di guerra, era considerato un atto di coraggio e un evento umiliante per chi ne era il legittimo proprietario e non era riuscito a difenderla.
Nel video di seguito si può vedere come creare una Quaremma:
Francesco Cappello
Mi e piaciuto molto il vostro video
Facendomi ricordare il passato e le tradizioni salentine. Specialmente vedendo che la nuova generazione di teenager si interessino delle nostre tradizioni per me e una cosa meravigliosa
La cosa che a me dispiace di piu non mi ricordavo molto di queste nostre tradizioni per il fatto che non vivo piu in italia ed ho perduto tracce della nostra tradizione. mi rende felice di aver visto questo video.
grazie
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