Mistero Amelia Earhart, verso la soluzione del giallo

WASHINGTON –  Il segretario di Stato statunitense, Hillary Clinton, e il Segretario della Difesa, Ray LaHood, sosterranno l’impresa per scoprire che fine abbia fatto Amelia Earhart, aviatrice statunitense, scomparsa in volo 75 anni fa.  Amelia Mary Earhart, nata ad Atchinson nel Kansas nel 1897, rappresenta uno dei gialli insoluti della storia dell’aviazione americana. Bella e affiscinante e inoltre donna, rappresenta lo spirito avventuriero dei primi aviatori, dei primi uomini che staccavano i piedi dal suolo a bordo di “cosi” volanti che avrebbero dovuto stare a terra invece di volare.

Nel 1928 la Earhart è stata la prima donna ad attraversare l’Atlantico. Tre anni dopo stabilisce, sempre come donna, il record mondiale di altitudine, 18.415 piedi, 5.613 metri. L’anno dopo ancora, nel 1932, compie la trasvolata in solitaria e senza scalo, quella che va dagli Stati Uniti all’Europa, e lo fa in 14 ore e 56 minuti. Prima di lei solo Charles Lindbergh aveva osato tanto. Nel 1937 Amelia Earhart parte per la grande avventura, quella che farà di lei un giallo insoluto.

L’obiettivo è  essere la prima donna a fare il giro del mondo in aereo. Insieme al navigatore Frederick J. Noonan, parte da Miami verso il grande volo, per un totale di 29mila miglia. A 7mila miglia dal traguardo, il 2 luglio 1937, nell’Oceano Pacifico, la Earhart e il suo navigatore scompaiono inghiottiti dalla leggenda. Il presidente Franklin Delano Roosevelt, autorizza, per la prima volta, l’impiego delle forze navali militari per la ricerca dei dispersi, ma i due sono ormai sono perduti.

A 75 anni di distanza, il The International Group for Historic Aircraft Recovery, specializzato nel recupero dei velivoli e nella soluzione di casi aeronautici tenta di dare una risposta alla domanda sulla sorte dell’eroina e del suo navigatore. Insieme al Group for Historic Aircraft Recovery vi saranno anche i giornalisti e gli operatori di Discovery Channel che documenteranno la ricerca con l’obiettivo di ricavarne un documentario di successo.

Si è sempre favoleggiato sulla fine di Amelia Earhart e di Frederick J. Noonan: dalla cattura dei giapponesi che di lì a poco (4 anni) avrebbero attaccato gli Stati Uniti e che consideravano i due piloti delle spie, ad un banale incidente che aveva  fatto finire il loro velivolo, l’Elettra, contro una barriera corallina e lo aveva fatto inabissare nell’Oceano Pacifico, presso un atollo chiamato Nikumaroro. Fino alle più fantasiose, come quella ipotizzata in una puntata di “Star Trek: Voyager” che vedeva un’affascinante Amelia Earhart, catturata dagli alieni, e portata verso un mondo lontano e qui ibernata fin quando un capitano coraggioso, (interpretata da Kate Mulgrew) l’aveva liberata. E il capitano della nave stellare proprio dalla Earhart era stata ispirata ad intraprendere la sua carriera nella flotta astrale.

Francesco Cappello

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  1. mitilo del salento

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