(27 febbraio 2012) LECCO – SiDCrew è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Lecco e sul sito della Federazione Industria Musicale Italiana si gongola. SiDCrew si occupava di mettere online le serie televisive e il servizio era completamente gratuito e non come scrive il sito FIMI previo pagamento. Questo scambio di denaro, a cui fa riferimento la Federazione musicale, si riferisce a quando esisteva Megaupload e gli account premium.
É la prima volta che la Guardia di Finanza si occupa di un unico realease e non di un sito. Secondo la Guardia di Finanza aver preso SidCrew significa aver posto un freno allo streaming online, SidCrew è considerato dalle forze dell’ordine un pesce grosso nel panorama delle serie Tv. Infatti il realese bloccato non si occupava di film, ma di tutto ciò che trasmetteva Sky. Quindi Dexter, Criminal Mind, White Collar non saranno più in rete.
Ma basta fare un giro sui tanti forum esistenti ed ecco spuntare le serie citate, pronte per essere scaricate, perchè fermato un cosiddetto pesce grosso, ce n’è sempre un altro pronto a prendere il suo posto. É sempre valido il vecchio adagio, quindi, chiusa una porta si apre un portone. Su uno di questi siti, vi è, inoltre un post di un autore teatrale che spiega come la chiusura di siti e servizi di questi ultimi tempi sia in realtà una battaglia per la libertà di espressione. Una libertà messa in pericolo con la farsa dei diritti d’autore.
«Io scrivo questa lettera semplicemente per esprimere il mio forte ribrezzo verso tutti coloro che fingono di non vedere questa rivoluzione in atto e questa richiesta di allargamento della geografia del sapere. Coloro che la reprimono, in nome di una falsa battaglia per il diritto d’autore. E per dirvi, che i registi, gli scrittori, gli intellettuali con cui parlo ogni giorno sono con voi. Non dovete mollare ragazzi. Non dobbiamo lasciare soli coloro che gestiscono i blog, limitandoci a muoverci come pornografi silenziosi su internet, che preferiscono l’anonimato, temendo di venire scoperti, perché il male sono loro e voi siete il Nuovo».
Francesco Cappello