La Sacra Rota ai tempi di Facebook

É molto probabile che quando Mark Zuckerberg nel 2004 creò Facebook certamente non immaginava che la sua creatura avrebbe, nel 2011 e anni successivi, avrebbe fatto parte di atti giudiziari ecclesiastici. Monsignor Paolo Rigon [deceduto nel 2021 Nd.R.], vicario generale del Tribunale ecclesiastico della Liguria, all’apertura dell’anno giudiziario della Sacra Rota, ha segnalato che nell’anno appena passato su 93 casi di richiesta di annullamento di matrimonio, ben 83, erano indicati come causa di divorzio il dolo o l’inganno.  E come reperire il dolo o l’inganno in questi tempi moderni se non andando a spulciare con pazienza certosina tutti i social network presenti nel panorama digitale del XXI secolo? E quindi intere pagine stampate da Facebook sono finite negli incartamenti ecclesiastici con l’intento di provare che il coniuge ha tradito, ha recato dolo o comunque ha ingannato il partner. Ma non sono le classiche corna, le infedeltà del coniuge, a generare la richiesta di annullamento.

In questi tempi difficili sono l’esistenza di debiti, la dipendenza ai giochi d’azzardo online, l’esistenza di figli non dichiarati al partner, comportamenti sessuali deviati, sono solo alcuni esempi di cause per l’annullamento del matrimonio da parte della Sacra Rota. Si sa, Facebook è il luogo migliore per farsi i fatti degli altri, ma in questi casi, i partner desiderosi di sbarazzarsi del partner fedifrago sono disposti a tutto, compreso creare falsi profili pur di dare la caccia alla propria preda. E da Facebook quindi spunta di tutto, in fondo la rete è prodiga di informazioni sensibili, basta saper cercare ed essere pazienti.
Non solo il tribunale ecclesiastico si ritrova a fare i conti con Facebook e altri social network. Gli avvocati statunitensi denunciano che nel 2011 la prova regina, la cosiddetta pistola fumante, nei casi di divorzio è stato proprio il reperimento delle prove in rete e nell’81% dei casi di divorzio compaiono documenti scaricati tramite internet.

Francesco Cappello

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