Effetto Megaupload: decine di servizi offline. Torna attivo Fileserve

chiuso_megaupload(4 febbraio 2012) ROMA – Dopo l’arresto di Kim Schmitz, al secolo DotCom, e la chiusura, senza mezzi termini da parte della giustizia mondiale, di Megaupload, gli utenti meno avvezzi alle ricerche su internet continuano a cercare, disperatamente, un’alternativa valida al loro paradiso perduto. Anche su questo sito, nelle chiavi di ricerca, i termini più ricercati sono “situazione Megapload” e “alternative a Megaupload”.Megaupload nato nel marzo 2005 è definitivamente morto il 19 gennaio scorso non tornerà più online. Questa chiusura ha generato delle conseguenze concatenate che hanno portato alla chiusura o all’autosospensione dei servizi di hosting che, spinti dalla paura di avere la polizia federale in casa, hanno preferito sospendere o sparire. Attualmente la situazione è in una sorta di limbo e solo Fileserver sembra aver riaperto gli account e la possibilità di poter caricare e scaricare e quindi ha riofferto la possibilità ai suoi utenti di poter utilizzare il file hosting.

Gli altri servizi invece hanno cancellato i file coperti da diritto d’autore e sono in attesa di ricevere una visita del Fbi, tra questi figurano 4shared.com, FilePost.com, FileJungle.com, FileSonic.com, MediaFire.com e UploadStation.com. Altri invece hanno preferito chiudere il sito oppure chiudere solo i programmi di affiliazione, come EnterUpload.com, Groovefile.com, GlumboUploads.com, MegaShare.com, Netload.in, Oron.com, Putlocker.com, Slingfile.com, Sockshare.com, UploadBox.com, Uploaded.to, Uploadic.com, Uploading.com, VideoBB.com, Videoz.com e x7.to. Forse il più furbo è stato Wupload.com che qualche giorno prima della chiusura di Megaupload e dell’arresto dei suoi vertici, ha chiuso il servizio adducendo difficoltà finanziarie.

Francesco Cappello

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