(31 gennaio 2012) WASHINGTON – Dopo la chiusura di Megaupload da parte delle autorità federali statunitensi ci si è chiesto che fine faranno i file contenuti nei server. Obiettivo del Fbi sarebbe quello di cancellare tutto in modo da impedire qualsiasi difesa da parte del fondatore del servizio e quindi infliggere una condanna esemplare tale da scoraggiare qualsiasi emulo. Da parte dei legali di DotCom invece l’obiettivo è quello di salvare tanto materiale da permettere al fondatore di Megaupload, Megavideo e Megaporn una qualche via di uscita. Intanto i file, e i 50 milioni di utenti che hanno usufruito del servizio in maniera del tutto legale sono in una sorta di limbo in attesa di decisioni. Poi ci sono i due servizi di hosting statunitensi, dove risiedeva Megaupload, Cogent e Carpathia che non vedono l’ora di liberarsi di quei file scomodi e poter rivendere lo spazio, che magari DotCom aveva già pagato. Intanto i file in questione saranno cancellati a metà febbraio, proprio per permettere ai legali di assicurare al loro assistito una buona difesa. E intanto sono numerosi gli utenti, italiani, che cercano, disperati un’alternativa valida ai servizi defunti. Allo stato attuale non c’è nulla che era veloce e affidabile come Megaupload e Megavideo. Anche gli altri servizi di hosting hanno tirato i remi in barca e si apprestano a chiudere o hanno sospeso le attività. L’alternativa, per ora, è tornare ai link torrent, ricordando che thepiratebay.org non è accessibile dall’Italia ma solo tramite proxy.
Francesco Cappello