Costa Concordia, 10 mesi rimozione relitto, proteste abitanti

(30 gennaio 2012) ISOLA DEL GIGLIO – Per la rimozione del relitto della nave da crociera Costa Concordia, adagiata su un fianco al largo della costa dell’Isola del Giglio, in provincia di Grosseto, saranno necessari almeno dieci mesi, lo ha rivelato al mondo intero e agli abitanti dell’isola il commissario per l’emergenza Franco Gabrielli. Intanto le operazioni di recupero sono state interrotte ieri a causa del mare mosso. Sempre in tema di “buone notizie”: per le operazioni di svuotamento delle 2.380 tonnellate di carburante dal Concordia saranno necessarie 28 giornate di lavoro. Successivamente sarà necessario recuperare anche quegli oli e lubrificanti, di cui quasi 350 metri cubi di gasolio, che risiedono nella sala macchine.

Solo dopo che il carburante sarà stato rimosso si potrà iniziare a lavorare sulla rimozione della nave, sia che esso avvenga in un’unica soluzione, sia che il relitto venga tagliato in due e rimorchiato in due fasi successive. Ma per scegliere la società che si occupi di intraprendere quest’impresa ci vorranno almeno due mesi e altri sette o dieci mesi per rendere operativo il piano di allontanamento.

E la protesta degli abitanti dell’isola non ha tardato a farsi sentire. I residenti hanno dato luogo ad una petizione per chiedere che i funzionari forniscano maggiori informazioni su come la piena operatività delle operazioni di recupero possa coesistere con la stagione turistica che di qua a pochi mesi prenderà avvio. Al momento, l’accesso al porto per le imbarcazioni private è vietato e tutte le barche e i navigli devono rimanere almeno ad un chilometro e mezzo a distanza di sicurezza dalla nave naufragata. Mentre l’accesso al porto dell’isola del Giglio è consentito solo ai pescatori locali, ai subacquei e ai proprietari di barche private.

Sempre nella giornata di ieri la società olandese Smit Salvage ha dovuto interrompere il recupero le operazioni di recupero del combustibile per sopravvenute avverse condizioni meteo e si spera che si possano riprendere nella giornata di domani, martedì. La Concordia, ieri, ha iniziato a muoversi a causa del vento forte e delle onde che si abbattono sul relitto. La prua della Costa Concordia si è spostata di quattro centimetri. Franco Gabrielli, nel briefing quotidiano ha dichiarato che obiettivo primario, successivo a quello della ricerca dei dispersi, è evitare che l’incidente si traduca in disastro ambientale. Anche le operazioni di ricerca dei dispersi si è dovuto interrompere anche se vi sono scarse possibilità di trovare qualcuno ancora in vita, a due settimane dal disastro. Il corpo numero 17 è stato recuperato sabato scorso. Si tratta di un membro dell’equipaggio, Erika Soria Molina, peruviana. Mentre mancano all’appello altre 16 persone più un altra vittima recuperata ma ancora non identificata.

 

Francesco Cappello

fonte: QI

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  1. mitilo del salento

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