Rambo di Seattle ucciso dalla neve, fine dell’incubo

(3 gennaio 2012) SEATTLE – Il Mount Rainier National Park, nello Stato di Washington, continua a rimanere chiuso. Le autorità locali proseguono nelle indagini che possano portare alla soluzione sulla morte del ranger Margaret Anderson, 34 anni, e del suo presunto assassino, Benjamin Colton Barnes, 24 anni, il cosiddetto Rambo di Seattle, dopo che il suo corpo è stato rinvenuto nei pressi di un ruscello, all’interno del parco, semisepolto dalla neve.

Veterano della guerra in Iraq, Benjamin Colton Barnes, era un soggetto noto alla polizia e domenica aveva forzato un posto di blocco uccidendo il ranger Margaret Anderson. Subito sono stati evacuati i circa 150 visitatori presenti nel parco e resa off limits la zona. Iniziata la caccia all’uomo  armato solo con armi leggere e a piedi, poichè aveva abbandonato l’auto. Il parco di Mount Rainier conta due milioni di visitatori l’anno ed il tratto più suggestivo sono le montagne innevate di Cascade. Lo stesso scenario, pare sia stato fatale al presunto assassino, che indossando abiti leggeri, una maglietta, un paio di jeans e scarpe da tennis, è stato travolto dal freddo e, presumibilmente, come ha dichiarato il portavoce dello sceriffo della Contea, Ed Troyer, il veterano Barnes è morto a causa delle intemperie, poichè non si notano evidenti ferite sul corpo. Non è chiaro se si sia spogliato prima di morire, gesto che compiono molte vittime di ipotermia , così come non sono chiare le cause sul perchè Barnes abbia ucciso il ranger Anderson.

Secondo la polizia il veterano aveva avuto un difficile reintegro nella vita civile dopo essere rientrato dall’Iraq compresa una disputa sulla custodia della figlia con la sua ex-compagna, Nicole Santos. Inoltre Barnes soffriva di sindrome post traumatica da stress. La compagna ha affermato che negli ultimi tempi era facilmente irritabile, arrabbiato e depresso e aveva in casa un vero e proprio arsenale.

 

Francesco Cappello

 

fonte: QI

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