Pirateria, Gdf sequestra Italianshare.net

(16 novembre 2011) SALERNO – Raccogliere pubblicità in un sito pirata può diventare pericoloso. Lo ha scoperto Tex Willer. La Guardia di Finanza di Agropoli ha sequestrato il network italianshare.net. Da qui era possibile scaricare illegalmente qualsiasi contenuto audio e video. Tex Willer, gestore del sito in questione, generava oltre mezzo milione di accessi mensili, ed è stato individuato grazie alla raccolta pubblicitaria.

Le forze dell’ordine hanno seguito i soldi, come si suol dire. L’amministratore di Italianshare.net è un cittadino di Napoli e residente ad Agropoli, P. G., di 49 anni che aveva utilizzato l’identità fasulla di una cittadina extra-comunitaria per ottenere da tucowsdomains.com, di Las Vegas, Stati Uniti, gli spazi sui server su cui archiviare i database dei siti web appartenenti al network. Inoltre i finanzieri hanno “tracciato le movimentazioni finanziarie derivanti dall’incasso delle provvigioni connesse alla pubblicazione dei banner sui siti del network, nonché delle donazioni effettuate dagli utenti per consentire agli amministratori del network il suo sviluppo”.
Questo recita, trionfante, il comunicato della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana).
Inoltre la Guardia di Finanza di Agropoli ha chiuso anche altri due siti che facevano parte di italianshare.net, o meglio ne ha modificato il dns e quindi dall’Italia i due siti sono inaccessibili. Trattasi di italianstylewebsite.net e freeplayclub.org che però sono facilmente accessibili tramite un qualsiasi proxy, il più famoso dei quali è torproject. I due siti oscurati, secondo le parole di Tex Willer, loro amministratore, non conterrebbero però alcun dato che rimanda al download di file illegali e Tex spiega, tramite PuntoInformatico che:
«Italianstyle è un forum di discussione libera riguardante news dal mondo dove non erano permesse indicizzazioni a file presenti in rete ed2k. Freeplayclub è una board dove una comunità di amici si diverte a partecipare a tornei di giochini flash».
Inoltre in un post del sito vi è la rassicurazione dell’amministratore ai suoi oltre 136mila iscritti che non vi è alcun pericolo perchè
«Moderare, amministrare, navigare in un forum p2p e di discussione generale, non è reato. I 31mila e passa file non sono file fisici, ma solo link già presenti in rete, su un server americano, non c’è nulla di fisico, anche perchè gli americani ci avrebbero chiuso da tempo e le donazioni non sono rintracciabili. Nessuno ha donato con bonifico bancario, ma con paypal che è in Lussemburgo e con ricariche dal tabaccaio che sono anonime».

Francesco Cappello

fonte: Ilquotidianoitaliano.it

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