Ricomincia la scuola. E gli edifici?

L’istituto primario di Melendugno non è ancora agibile, ma i bambini sono ormai pronti a tornare tra i banchi: una vera e propria corsa contro il tempo per consentire di iniziare l’anno scolastico, e un’ordinanza del sindaco fa slittare al 19 settembre il rientro in classe. Negli ultimi mesi del precedente anno scolastico, l’immobile fu dichiarato inagibile a causa di due episodi di cedimento strutturale: c’era infatti pericolo di crollo dei solai delle ali nord e sud dell’edificio. Così ben tre sezioni di cinque classi l’una furono dislocate in alcuni locali della scuola media, altre nei locali dell’ex mattatoio adibiti, negli ultimi anni, a museo, e altre classi nel centro culturale “Rina Durante”, gestito dai laboratori urbani Koinè. Nonostante l’impegno dell’amministrazione, i lavori non sono terminati in tempo e non permetteranno il regolare svolgimento delle lezioni. Infatti i bambini saranno dislocati in diversi ambienti. Alcune classi saranno disposte nell’asilo nido, altre nelle scuole medie e altre ancora nell’ex mattatoio, nonostante l’anno scorso due aule arrangiate in quest’ultimo furono dichiarate inagibili a causa di strani odori che provenivano dalle pareti, provocando di conseguenza una bonifica estiva dell’immobile. Dove il comitato dei genitori è stato invitato dall’amministrazione a fare un sopralluogo per accertare lo stato dei luoghi, e verificare che lo stabile non presenti più nessun tipo di odore, né all’interno né all’esterno. Si è inoltre ottenuto un ribasso di gara e i soldi rimasti dall’appalto dei lavori, promette il vicesindaco Mauro Russo, saranno reinvestiti su tutti gli edifici scolastici di Melendugno (ai genitori che lamentavano la mancanza di laboratori informatici, di laboratori di lingua, e della mancanza di lavagne multimediali, Russo ha risposto che “prima di pensare alla tecnologia avanzata, bisogna intervenire sugli edifici scolastici di Borgagne”). Ma i genitori e il comitato che li rappresenta, che hanno partecipato anche a un incontro con il vicesindaco sull’argomento, si oppongono con tutta la loro forza all’utilizzo dell’ex mattatoio, perché evidentemente non soddisfatti delle assicurazioni circa la bonifica dello stabile e di tutta la sua area circostante, pertanto hanno chiesto a gran voce di poter avere accesso a tutti i dati riguardanti le analisi: secondo alcuni genitori, l’anno scorso alcuni bambini a scuola in quell’edificio avrebbero accusato ripetuti mal di testa e difficoltà respiratorie.

 

fonte:
http://www.otrantooggi.it/2011/09/08/melendugno-ricomincia-lanno-scolastico-ma-la-scuola-non-ce/

 

 

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