Melendugno, 11mila pernottamenti in meno nel 2017. Ma la promozione turistica serve a qualcosa o c’è altro?

Pasqua e Pasquetta sono state idealmente l’inizio della nuova stagione di accoglienza per 2018 nel territorio di Melendugno. B&b presi d’assalto e tanti turisti in giro per il nostro territorio. Il 27 marzo scorso durante lo svolgimento dell’ultimo consiglio comunale è andato in scena un battibecco, uno dei tanti, durante la discussione della relazione sulla tassa di soggiorno. L’opposizione accusava la maggioranza di non saper fare il suo lavoro, questo il succo degli interventi, mentre la maggioranza difendeva a spada tratta il lavoro svolto finora. Durante la lettura del nuovo regolamento un dato ha attirato la nostra attenzione, un numero buttato lì come se nulla fosse, come se fosse la cosa più naturale: 463mila pernottamenti nel 2017.

Un numero che attrae e che circola nel nostro cervello insieme a tutta la discussione che poi si è sviluppata, soprattutto dai banchi dell’opposizione, ma si sa come quest’ultima sia lì solo per fare il suo dovere, contestare ciò che finora è stato fatto e far vedere allo scarno pubblico presente che loro sì avrebbero fatto meglio, se solo avessero vinto. Ma il numero non ci dà tregua e qualche giorno dopo visitiamo il sito agenziapugliapromozione.it per cercare questo numero magico. In fondo qualche operatore turistico che si lamenta sempre è facile trovarlo e in privato molti di questi operatori del settore sono ben lieti di sputare veleno contro quello o quell’altro amministratore in carica. Ci sono operatori turistici che, solo e rigorosamente al riparo da orecchie indiscrete lamentano cali di presenze inquietanti.

Quindi sul sito in questione scopriamo che secondo un documento di Puglia promozione il digitale è presente in ogni fase del viaggio e che vengono usate, in media, ben 15 diverse categorie di applicazioni e che il 93% dei viaggiatori visita i siti di recensioni come guida e ispirazione. Il 79% dei giovani tra i 18 e i 24 anni guarda video e foto pubblicati da amici sui social come parte della loro ricerca e che il 58% esclude gli hotel che fanno pagare il il WI-FI. Andando invece ai freddi numeri la Puglia nel Benchmark 2016 si piazza al decimo posto, nella top ten dei pernottamenti in Italia con i suoi 14.436.278 piazzandosi poco dopo la Liguria (regione con il mare) che sfiora i 15 milioni e poco prima del Piemonte (regione senza mare) che sfiora i 14milioni di pernottamenti (fonte).

Per quanto riguarda l’andamento comune per comune invece Vieste conquista il primo posto con poco meno di due milioni di pernottamenti e con un incremento del 2,3% mentre i nostri confinanti, Otranto e Lecce, fanno meglio di Melendugno. Otranto (terzo posto) nel 2017 totalizza 796mila pernottamenti con un incremento del 9,4% rispetto al 2016 mentre Lecce, al quinto posto, sotto Bari, realizza 745mila pernottamenti con un incremento di oltre 15 punti percentuali. E la nostra Melendugno e le sue marine? Noi non abbiamo lo splendido borgo di Otranto e non siamo certamente Lecce ma rosicchiamo un misero decimo posto con 463mila pernottamenti e una perdita pari al 2,7% pari a 11mila pernottamenti in meno. Nel 2016 i pernottamenti erano pari a poco più di 474mila (fonte).

E per il 2018 come vanno le cose? L’amministrazione comunale si è data un gran da fare in questi anni per promuovere il territorio, BIT a Milano, ITB a Berlino, incontri con giornalisti ed esperti del settore turistico in Francia, tutto per rendere appetibile le nostre ricchezze; incontri e degustazioni nei frantoi della zona per far assaggiare i nostri prodotti eppure tra il 2016 e il 2017 vi è stato un decremento di 11mila pernottamenti. Magari è stato scelto Lecce o i paesi limitrofi, o è solo un decremento temporaneo perché si sa che i flussi turistici un anno salgono e l’anno successivo risalgono miracolosamente. Non vogliamo entrare nel merito di cosa ci sia di errato nella promozione e siamo pronti a fare ammenda se questi dati nel 2018 saranno smentiti, ma se così non fosse forse sarebbe meglio che il responsabile della comunicazione turistica si fermi un attimo e dia un’occhiata proprio a quei dati che stiamo consultando noi e che si ripensi alla strategia per promuovere il nostro territorio nel modo migliore.

Francesco Cappello

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