Un salto nel passato: le videocassette vhs. Quanto durano?

Le videocassette VHS sono il simbolo della visione dei film della nostra giovinezza. Le si poteva affittare a Melendugno alla Softworld, per esempio, o in altri negozi nei dintorni. Rappresentavano una serata di svago e divertimento in famiglia. Insieme ci riunivamo intorno a enormi televisori a tubo catodico del nostro salotto. Nessuno si lamentava delle linee statiche che di tanto in tanto attraversavano lo schermo. Sono le antenate del CD e del DVD. Si potevano riavvolgere come una musicassetta ne seguivano il principio con due cilindri attraversate da un nastro che veniva impresso e adesso come quelle cassette audio giacciono abbandonate negli scatoloni a prendere polvere ed eventualmente muffa.

Il videoregistratore è nato molto prima di quanto la maggior parte delle persone pensi, essendo stato sviluppato per la prima volta nel 1956. Solo nel 1970 questa tecnologia è diventata disponibile per gli utenti domestici. Come sa chi ha vissuto quell’epoca, la tecnologia ebbe un vero e proprio boom e ben presto entrò a far parte del mondo in cui vivevamo. Le cassette sono apparse in tutte le case e le persone hanno iniziato a collezionare tutti i loro film preferiti nel formato più recente.

Quanti film abbiamo registrato il lunedì su RaiUno grazie a LunedìFilm. Non siate timidi e confessatelo! Ormai il “reato” è caduto in prescrizione in quanto la tecnologia è obsoleta. O quanti eventi televisivi avete registrato e non era più necessario aspettare un’eventuale replica. L’uso del videoregistratore divenne un metro per misurare l’intelligenza di qualcuno: “Tuo padre non sarà mai in grado di farlo, non sa nemmeno programmare il videoregistratore!”.

Con il passare del tempo la tecnologia dei videoregistratori è migliorata notevolmente. Sono apparsi i VCR a 2, 4  e 8 testine. Quelli che quasi in un attimo riavvolgevano il nastro e potevano registrare anche in LP (long play). Ma non solo. Ci si iniziò a dotare di telecamere che permettevano la registrazione di eventi di famiglia, di matrimoni e di tutto ciò che doveva essere conservato su nastro per una visione successiva.

Il videoregistratore suscita in noi molte emozioni ed è un elemento che purtroppo è morto negli ultimi anni, quando il video ha ucciso la star della radio e il digitale ha ucciso la star del video. In ogni caso, alla maggior parte di noi, dai millennials in poi, ricorderà i ricordi felici del nostro passato.

Litigi su chi poteva registrare il proprio programma preferito e avere il videoregistratore il sabato sera e chi voleva rivedere le cassette del videoregistratore. Una battaglia senza fine, e poi, naturalmente, quando si trattava di spostare gli orologi per l’ora legale, beh, quella era un’impresa enorme.  L’era digitale ci ha certamente reso la vita molto più facile, ma il videoregistratore occupa ancora un posto speciale nei nostri ricordi. Ha aperto la strada a un futuro digitale, la possibilità di registrare e rivedere non è dissimile da ciò che facciamo oggi quando scarichiamo un film dal nostro servizio di streaming e possiamo rivederlo quante volte vogliamo.  Solo che ora lo si fa in molto meno tempo.

Ora passiamo alla nota dolente. Avete vecchie videocassette conservate con l’illusione che un giorno digitalizzerete? Ebbene i nastri, pare, abbiano una durata massima di 10 anni (ops!) e  solo se conservati con tutti i crismi (luogo secco e asciutto). Se la muffa ha iniziato a intaccare il nastro è venuto il momento di salvare il salvabile.  Dopo 20 anni, la qualità dell’immagine sarà notevolmente scarsa e la qualità del suono sarà molto scarsa.

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