Avete mai pensato di come sia facile dimenticare, di come sia più semplice ricordare solo le cose belle, di come, per esempio, all’epoca i treni arrivassero in orario?
L’italiano è un animale strano e dimentica facilmente le angherie e le storture che caratterizzano la sua vita sociale e politica. L’italiano per esempio non ricorda più che fino a qualche anno fa il signor Matteo Salvini voleva dividere il nostro Paese e praticava ancora quella farsa della riunione a Pontida prelevando l’acqua dal fiume Po. Tanti cittadini italiani, soprattutto del Sud, si sono avvicinati a Salvini dimenticandosi di tutto, delle tante parole contro il Sud Italia e i cittadini Meridionali e la loro voglia di assistenzialismo e hanno creato dei soggetti partitici che inneggiano a questo parassita dello Stato Italiano.
In virtù di questo, soprattutto noi salentini, non dobbiamo dimenticare alcuni passaggi che già sembrano calati nel dimenticatoio.
- Funzionari pubblici di pubblica sicurezza che manganellano consiglieri regionali e Sindaci durante delle pacifiche dimostrazioni in località San Basilio, San Foca, nel marzo-aprile scorso;
- Agenti di pubblica sicurezza che chiedono documenti e schedano tutti coloro che capitano, per caso o per scelta, sempre nella stessa zona, località San Basilio, San Foca dove per un mese il Prefetto di Lecce, altro funzionario pubblico, interdice all’accesso a tutti fuorchè agli esponenti di una multinazionale estera. Anche la stampa è interdetta e viene, in seguito alle proteste, inventato il pass per la stampa;
- Infine non bisogna dimenticare la stretta repressiva comminata a 52 attivisti che vengono fermati, caricati a forza su un cellulare e tradotti in Questura a Lecce e non contenti e, sempre, per favorire la medesima multinazionale a Roma si tenta di far passare una leggina che comporta l’arresto immediato per coloro che decidono di manifestare, sempre a San Basilio, contro la costruzione del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline).
L’italiano è un cittadino strano, dimentica facilmente, ora arriverà Natale, poi si passerà al capodanno e infine arriverà la Befana magari portandoci l’approvazione dell’emendamento che ieri è stato bocciato dal presidente Francesco Boccia in Commissione Bilancio della Camera, anche di questo l’italiano e il Salentino, in particolare, dovrebbe ricordarsi.
Francesco Cappello
Nota a margine: il cartello affisso sull’albero di olivo è stato rimosso durante le operazione di smontaggio del muro di cinta che delimitava la zona rossa, anche questa “creazione” non dovrebbe essere dimenticata