TAP potrebbe non reimpiantare gli ulivi espiantati. Tutta colpa di Xylella Fastidiosa e del Silletti bis

16 ottobre 2015 – Ogni giorno in redazione arrivano notizie, segnalazioni e denunce. Alcune di queste possono essere raccontate, altre bisogna trovare un riscontro, altre ancora non possono essere divulgate perché sembrano troppo strane per essere vere. Oggi vi voglio raccontare di una di queste strane notizie, troppo strane per sembrare vere ma che a pensar male non costa nulla. In questa storia ci sono due protagonisti, la solita TAP (Trans Adriatic Pipeline), il gasdotto strategico che deve portare il gas dall’Arzebaijan in Europa passando da San Foca, e una malattia misteriosa, apparsa magicamente in Salento e che colpisce i nostri ulivi, la xylella fastidiosa. Il batterio dopo aver inflitto gravi danni alla vite o agli agrumi del Brasile dal 2008 sta sterminando gli olivi salentini tramite il Complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRO).

Ma cosa lega un batterio “fastidioso” e un gasdotto strategicamente importante per l’Italia? Il piano originario del gasdotto prevede l’espianto degli ulivi che siano interessati dal tracciato e il loro reimpianto dopo la costruzione del gasdotto stesso, ma il piano Silletti bis, seguendo le direttive dell’Unione Europea, non prevede che vengano reimpiantati ulivi nuovi (anche se qualche attivista ha fatto di testa propria e ha piantato giovani ulivi). Quindi nel momento in cui TAP non dovesse reimpiantare le piante eradicate non sarebbe una variazione arbitraria al progetto e quindi un deroga alla VIA del D.M. 223 del 11/09/22014?

Oppure accadrà come la Posidonia che a solo San Foca, sul luogo dello sbarco del gasdotto non esiste?

Francesco Cappello

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