Tablet e smartphone: migliori amici dell’uomo sul posto di lavoro

(30 gennaio 2012) ROMA – L’amico dell’uomo più affidabile e fedele rischia perdere il posto. Smartphone o tablet presto lo sostituiranno. Secondo un’indagine fatta in 17 paesi e che ha coinvolto 605 IT manager l’amico fedele sul posto di lavoro è il tablet, meglio se personale che si integra perfettamente con la tecnologia già esistente sul posto di lavoro. I vertici aziendali, in Italia soprattutto, incentiva l’uso di strumentazioni personali sul posto di lavoro, si parla del 90%, anche con il “rischio” che il dipendente possa accedere ai suoi profili sui social network rischiando di perdere tempo prezioso.
Nel novembre 2011, Avanade, società di ricerca controllata da Microsoft ha commissionato un sondaggio tra 605 dirigenti di livello C, responsabili di business unit e responsabili IT di 17 paesi con l’obiettivo di esaminare i trend relativi all’uso di strumenti informatici personali all’interno dell’azienda. Il seguente report identifica e sfata i miti più diffusi relativi all’IT Consumerization, dalle decisioni assunte dai dirigenti alle risorse. Il primo mito ad essere sfatato è proprio quello sul quale le aziende favoriscono il cosiddetto Byod (Bring Your Own Device, letteralmente “porta con te il tuo device”). «Nonostante l’impressione che le aziende e i responsabili IT siano riluttanti ad accettare l’IT Consumerization, dal sondaggio globale condotto da Avanade è emerso che le aziende sono di fatto propense ad accogliere il cambiamento e che i principali sostenitori siano i dirigenti di livello più elevato nell’ambito delle organizzazioni – e ancora si legge che – a livello globale, l’88% dei dirigenti dichiara che i dipendenti utilizzano attualmente i propri strumenti informatici per fini professionali. A livello italiano la percentuale sale al 90%».
Non è inusuale vedere manager che sfoggiano il loro tablet o smartphone che sia. Un pò la mostra viene effettuata per piaggeria, un pò perchè, le app disponibili rendono più piacevole il lavoro, e ormai non c’è app che non si adegui all’azienda e non c’è azienda che non adegui i propri parametri di sicurezza agli smartphone o ai tablet. Una quasi perfetta integrazione.
Francesco Cappello

 

fonte: QI

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