Scena muta dei fratelli Cariddi di fronte ai giudici. Il Sindaco Pierpaolo si dimette

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i fratelli Cariddi ieri mattina di fronte al giudice. Non solo Pierpaolo, sospeso dalla carica di Sindaco, l’8 luglio scorso ha scelto la strada delle dimissioni dalla carica e finisce, per ora la sua carriera amministrativa.

I fratelli Cariddi devono difendersi dall’accusa di presunta associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e altri reati che avrebbero creato una corsia preferenziale ad alcuni imprenditori nel settore turistico. Data la mole delle prove a disposizione degli inquirenti entrambi, come detto, hanno scelto il mutismo, per studiare il materiale che le autorità hanno raccolto contro di loro e poter ribattere punto per punto.

Intanto nel comune idruntino le acque sono tutt’altro che calme. Sui social si respira aria del tenore “te lo avevo detto che qualcosa non andava”. I messaggi che ci hanno più colpito sono quelli di chi chiede il commissariamento del comune di Otranto portando ad esempio l’esperienza di Bologna  quando, travolta da uno scandalo nel 2010, portò alle dimissioni del Sindaco Emilio Del Bono.

Ci sono anche i buontemponi che chiedono l’intervento di Cetto La Qualunque, immaginario imprenditore calabrese che si candidò a Sindaco del suo paese e che qualche otrantino ritiene il miglior politico italiano.

Intanto è probabile che nella prima tornata utile la Città di Otranto sia chiamata ad esprimere un nuovo Primo Cittadino  e che questa vicenda diventi solo un brutto ricordo per la città dei martiri.

Francesco Cappello

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