Riceviamo e pubblichiamo: Chi tradirà il Re e si alleerà con Bottedoro?

In un regno lontano lontano, potremmo cominciare così questa storia, caro direttore di melendugno.net. In questo regno lontano lontano, alcuni anni addietro, si abbattè una terribile disgrazia, il Re morì prematuramente. Le leggi del Regno di Labimolli prevedevano, che il nuovo re venisse eletto con democratiche elezioni dai suoi sudditi. Quattro pretendenti si erano sfidati in singolar tenzone e solo uno di questi principi ereditari, aveva vinto. locanda_del_regnoIl nuovo Re, eletto dal suo popolo, era per il resto dei sudditi un illustre sconosciuto!  Il reame di Labimolli era circondato per tre lati da un fitto bosco, impossibile da attraversare. Anni prima il re di Bottedoro, un regno al di là del bosco, aveva contattato il vecchio Re e lo aveva persuaso a radere al suolo i suoi boschi per costruire una strada. Questa opera avrebbe creato posti di lavoro e la libera circolazione delle merci, ma il vecchio Re di Labimolli morì prima di vedere l’opera realizzata. Il giovane Re, eletto, invece, non voleva che il bosco fosse raso al suolo, aveva troppo rispetto per le creature che vi abitavano. “Abbiamo sempre vissuto grazie al bosco, diceva il giovane Re, e ora non possiamo perderlo, perché tagliarlo significherebbe perdere la nostra identità”. Ma il re di Bottedoro, non si dava per vinto, il taglio del bosco, per lui, regnante senza scrupoli, e con grandi appoggi da parte di altri regni, avrebbe comportato grandi guadagni! Contattò, in questo modo, alcuni consiglieri del Re di Labimolli per aiutarlo nell’opera di convincimento. Fu così che una sera, prima di Natale, nella locanda del regno ci fu un incontro segretissimo. Al tavolo sedevano i messaggeri inviati dal regno di Bottedoro, due fidati consiglieri del Re di Labimolli, gli oppositori del nostro giovane Re e altri personaggi di minor rilievo, ma che speravano di spartirsi il gran bottino che sarebbe derivato. Durante la cena i due consiglieri del Re parlarono molto male del loro sovrano, del loro amico, spiegando come egli si fosse ormai intestardito nel proseguire questa battaglia contro la costruzione della strada nel bosco e chiesero al capo dell’opposizione un consiglio, oltre che un aiuto, su come spingere il re all’abdicazione. Bisogna dire che il capo dell’opposizione, era stato a suo tempo, il fidato consigliere del vecchio Re di Labimolli, aveva intrattenuto rapporti privilegiati con il regno di Bottedoro e conosceva tutti i termini del trattato sulla costruzione della strada nel bosco.

Gentile direttore, questo mi è sembrato di leggere, nella vignetta pubblicata alcuni giorni fa su Facebook. Sbaglio nel dire che qualcuno vicino al Re ha intenzione di tradire e intrattiene rapporti con il nemico? Oppure il Re potrebbe aver inviato i suoi consiglieri per tirarsi fuori da un pasticcio dal quale ormai non sa più come uscire? Ma, soprattutto, perché a quella cena invitare anche ex-consiglieri del Re che già in passato avevano avuto rapporti con il Regno di Bottedoro? Ai posteri l’ardua sentenza i quali con nostro maggiore distacco potranno valutare meglio di noi la situazione.

 

Re Artù

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