Premio Vrani 2012: premiati una scrittrice, un genetista e le luminarie De Cagna

19 luglio 2012 BORGAGNE – Sabato 21 luglio prossimo si terrà la XXII edizione del Premio Vrani. Il riconoscimento viene assegnato a persone o associazioni meritevoli di aver onorato, difeso, valorizzato e divulgato il buon nome del Salento in Italia e all’estero.

Il premio Vrani 2012, viene assegnato a Vittoria Coppola di Taviano, scrittrice, autrice del bestseller “Gli occhi di mia figlia”. All’azienda Cesario De Cagna, di Scorrano, azienda leader, che da oltre ottant’anni si occupa di luminarie. Antonio Michele Stanca, nato a Soleto, genetista e dal 2011 presidente dell’Unione Nazionale delle Accademie italiane per le scienze applicate allo sviluppo dell’agricoltura, alla sicurezza alimentare e alla tutela ambientale (UNASA).

Il Premio Vrani si svolgerà in Piazza Madonna del Carmine, a Borgagne, e prenderà avvio alle 21. Insignito con medaglia d’argento del presidente della Repubblica il comitato è composto da Marcello Favale, Giornalista Rai, Marco Potì, sindaco di Melendugno, Mario Fiorella, magistrato, Francesco Guido, Presidente Aprol Lecce, Francesco Macchia, Docente Università di Bari, Cosimo Pagliara, Docente Università di Lecce, Franco de Padova, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Melendugno e Borgagne, Piero Saracino, Presidente Circolo Culturale Ricreativo Borgagne.

Da alcuni anni un riconoscimento speciale viene attribuito a quei cittadini di Borgagne che hanno portato avanti il buon nome del paese in Italia e nel mondo. Quest’anno il riconoscimento speciale viene assegnato all’imprenditore Mario Cocciolo che a Manno, nel Cantone di Lugano, in Svizzera, è amministratore delegato di Innosan SA, azienda che si occupa di apparecchi idrotermosanitari.

«È un premio che nasce dall’amore per il paese – spiega Piero Saracino, presidente del Circolo – per il suo passato, ma anche per il presente. Amore per le origini e per le tradizioni».

Tutti i vincitori riceveranno una cornucopia simbolo da sempre di felicità, prosperità e fortuna. La cornucopia è raffigurata anche nello stemma civico di Borgagne. “Vrani” è il termine con il quale i Griki chiamano Borgagne. Il piccolo paese, frazione del comune di Melendugno, non appartiene all’area linguistica grika, ma, nella vicina Martano, in lingua grika si usa dire “pame acàu sto Vrani” cioè “andiamo sotto Borgagne”. Un’altra, possibile, spiegazione del nome è legata alla permanenza nell’area della famiglia nobile bizantina, Vranas.

 

Francesco Cappello

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  1. wilma vedruccio

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