Nove aziende di Melendugno e Borgagne incontrano TAP ad Acaya. Parte caccia alle “streghe”

26 febbraio 2016 – Da giovedì scorso, 18 febbraio, non passa giorno che qualcuno ci chieda quali erano le aziende presenti all’evento B2B promosso da TAP, Confindustria Lecce e Ance presso l’Acaya Golf Club. Non è scagliarsi contro le aziende di Melendugno e Borgagne, presenti all’incontro, che si risolverà il problema del gasdotto TAP. Non è prendersela con uomini che sperano di strappare un subappalto per far lavorare la propria azienda, e il proprio personale, che si risolverà la questione. Lo abbiamo già detto, fondamentalmente siamo tutti ambientalisti ma purtroppo da qualche anno siamo avviluppati in una crisi economica nera e partecipare ad un evento del genere non comporta la dichiarazione di resa incondizionata a TAP ma solo una presa di fatto, una sorta di ineluttabilità all’inevitabile. E’ solo la speranza di partecipare al “banchetto” come ci ha confidato, telefonicamente, il responsabile di una delle aziende presenti ad Acaya. E mentre a Melendugno si scatena questa caccia alle streghe anche Otranto avrà il suo gasdotto dando ragione, quindi, a Michele Emiliano quando in campagna elettorale affermava candidamente che due gasdotti sono meglio di uno e dall’Ufficio di Presidenza di Forza Italia, Paolo Pagliaro interviene affermando come

«sembra una beffa ai danni di zone di straordinario pregio paesaggistico del Salento. Otranto e Melendugno, nell’assenza e nel silenzio di chi avrebbe dovuto vigilare, entrare nel merito delle scelte, opporsi e farsi portavoce delle comunità».

Francesco Cappello

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