Melendugno al tempo del Covid-19. Primo caso confermato

7 marzo una notizia gela Melendugno. Un caso di covid-19 scuote la placida cittadina salentina. Il nome rincorre di bocca in bocca. E’ lui o non è lui è anche la moglie, i parenti, tutti sono infetti. Alla fine della mattinata è solo lui infetto, noto avvocato che aveva avuto un incedente il mese prima. La sfiga gli si accanisce contro. Ma la sua famiglia più altre tre vengono messe in quarantena. Il Sindaco di Melendugno solo alle 13.30 conferma la presenza del virus a Melendugno, solo molte ore dopo che la stessa conferma era rimbalzata da gruppo in gruppo. Le notizie sono confermate e anche di più, si teme la chiusura delle attività commerciali. Il comune di Melendugno attiva il COC (Centro Operativo Comunale), siamo spacciati e la morte sociale cala sulla comunità. Poche le presenze in giro. I supermercati vengono presi d’assalto, in modo ordinato o quasi. La popolazione fa incetta di viveri di prima necessità. Ho visto carrelli pieni di acqua confezionata. Le macellerie, i forni e i piccoli negozi di viveri finiscono le merci esposte. Si moltiplicano i cartelli sulla sanificazione dei locali. Anche le palestre annunciano la chiusura delle attività e la sanificazione dei locali. Si raccomandano le solite cose. Non stringersi le mani, non salutarsi con baci e abbracci, lavarsi le mani e stare a distanza di sicurezza, un metro e più. C’è qualche splendido che pensa al proprio tornaconto e urla contro le disposizioni, ci sono altri che non credono e non vogliono cedere la propria libertà personale a fronte di un’emergenza sanitaria che colpisce tutti, ricchi e poveri, politici e semplici cittadini. Anche la chiesa si adegua e si evolve. Le cerimonie saranno trasmesse in diretta Facebook. Ma domani è un altro e giorno, sarà una Festa della Donna diversa. Vedremo.

Francesco Cappello

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