L’otto settembre ci celebra il giorno di Star Trek. Nel 1966 il primo episodio

Spazio: ultima frontiera. Questi sono i viaggi di Star Trek. La sua missione è quella di esplorare strani nuovi mondi alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà per arrivare coraggiosamente là dove nessuno è mai giunto prima!

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L’otto settembre è Star Trek day per festeggiare il mondo immaginato da Gene Roddenberry. Avviato nel 1966 con un primo pallido, e subito bocciato episodio pilota, Star Trek è divenuto in poco meno di 60 anni un impero economico che produce spettacolo, convention e merchandiser. Per gli americani prima e per il resto del pianeta poi Gene Roddenberry ha immaginato un futuro pieno di speranza e di navi spaziali dove la miseria, le malattie, le disparità e le discriminazioni erano annullate perché i principi fondanti della Federazione Unita dei Pianeti era l’esplorazione dello spazio e di sé stessi. Era il risolvere enigmi spaziali e affrontare nuovi e vecchi demoni.

Al pubblico di oggi, la serie originale di Star Trek può sembrare banale, sdolcinata e persino incredibilmente razzista se vista attraverso gli occhi moderni. Ma guardarla in questo modo trascura gli incredibili passi avanti che furono fatti durante la sua produzione, e quanto impensabili fossero alcuni degli elementi che vi si trovavano. Considerate, se volete, che il tenente Pavel Andreievich Chekov, era un ufficiale di origine russa in servizio a bordo di un’astronave americana. All’epoca, nel 1964, la Russia si chiamava Unione Sovietica e il mondo era diviso tra i “buoni” (il mondo occidentale) e i “cattivi comunisti”.

Non solo a Star Trek dev’essere attribuito anche un altro aspetto non indifferente: il tenente Nyota Uhura (Nichelle Nichols), non solo era un ufficiale donna sul ponte di una nave ma era anche di pelle scura, oggi si parla di afro-americana, all’epoca erano chiamate negre. Questa donna ha scambiato il primo bacio interraziale in una televisione pubblica e con la censura e il razzismo sempre sul chi va là.

Star Trek parla di un futuro pieno di speranza in cui le varie nazionalità non ha più nessuna importanza. Siamo tutti cittadini dello stesso universo, volenti o nolenti, e alla fine della giornata questo è tutto ciò che conta.

Come celebrare la giornata dedicata a Star Trek

Il modo migliore e più semplice per celebrare lo Star Trek Day è semplicemente prendersi il tempo per una maratona della serie originale. Fate attenzione al primo episodio, è facilmente classificabile come uno dei più inquietanti e snervanti di tutti gli episodi, ma è colpa di Spock. La sceneggiatura originale parlava di un vulcaniano che provava emozioni. Mettete insieme qualche spuntino a tema, come per esempio del fresco gagh accompagnato con abbandonate vino di sangue che fanno parte della tradizione culinaria klingon. Oppure se il vostro palato è schizzinoso e non vi piacciono i vermi potete sempre optare per la birra romulana. Tirate fuori le vostre vecchie uniformi dall’armadio, le orecchie vulcaniane o qualche orecchino bajoriano. Non c’è modo migliore per entrare nello spirito del giorno di Star Trek!

Francesco Cappello

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