Lo sfogo di un lettore. No Tap, sì Tap, forse Tap? Una bella domanda

24 gennaio 2015 – Da più di una settimana, cioè da quando una vignetta sui social metteva in mostra le sorti di una presunta cena tenutasi con alcuni responsabili di TAP (trans Adriatic Pipeline) e vari esponenti di alcuni partiti locali di diversi schieramenti, va in onda il pietoso balletto commediografo sulle responsabilità a riguardo, contornato dell’assoluto mutismo generale. verità_bugieA dir la verità a riprendere la questione è lo stesso consigliere di opposizione Mauro Russo che non perde occasione, delinea aspetti contorti della cena tenutasi e aggiunge all’appello dei partecipanti il vice sindaco Fabio Bufano e l’assessore Maurizio Cisternino. Ciò è avvenuto nonostante già i cittadini avevano più volte espresso la loro opinione riguardo al profilo da tenere con Tap e di come la stessa azienda non sia mai stata del tutto esaustiva e trasparente; da qui la decisione di non proporre più incontri. Andando a ritroso alle votazioni vinte da Marco Poti attuale sindaco, ogni partito e ogni soggetto aveva dimostrato la totale estraneità dei fatti con Tap e si era prefissato l’obbiettivo di non far sventrare il nostro territorio da quest’opera inutile.

Sarebbe utile domandare allora:

Chi vi ha portato ad una cena?

Chi ha spinto le riunioni non troppo segrete che si facevano a Borgagne?

Quali accordi o quali intenzioni ci sono se si sviluppa il fronte del non dover di «No a tutti i costi» o meglio «sì a qualche costo»?

I costi di chi sarebbero? E i guadagni?

E invece spingendo determinati candidati alle regionali non troppo segretamente pro tap sarebbe coerente o opportuno?

Chi c’era durante la cena oltre i suddetti Signori?

E che interesse aveva per esserci?

Non è arrivato il momento di dire tutta la verità?

Aggiungo per chi magari non lo sapesse che gli atti amministrativi sono di dominio pubblico basterebbe farne richiesta per la loro consultazione. Ciò che penso e che la politica del mio paese stia perdendo integrità morale quando invece è opportuno avere una svolta radicale far dimettere le persone che non sono più in linea con gli impegni presi con i cittadini oppure impegnarsi tutti insieme sul fronte NO TAP che dovrebbe essere l’unica bandiera a tenerci uniti.

Occorre dunque ripartire d’accapo facendo pagare chi ha sbagliato e chi ha preso in giro i propri elettori. Più forti di prima per combattere un qualcosa più grande di noi ma che stiamo riuscendo a tener testa.

Gabriele Marullo

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