Le proteste a Melendugno contro TAP diventano un film, fuori concorso, al Festival del Cinema Europeo a Lecce

Dal 9 al 14 aprile prossimo si terrà presso il Multisala Massimo, a Lecce, la XIX edizione del Festival del Cinema Europeo. «Siamo mossi dalla passione per il cinema – spiega il direttore Alberto La Monica -. Il cinema ci illumina e ci appassiona. Abbiamo lavorato al festival con grande passione. Quest’anno il colore rosso del nostro manifesto sposa appieno questa nostra passione verso il cinema. La caratteristica del nostro festival è quella di puntare i riflettori sul cinema europeo. Ogni anno autori di rilievo del cinema europeo incontrano pubblico e studenti a Lecce per discutere della loro cinematografia. Il concorso principale per il quale si concorre all’Ulivo d’oro contempla 10 film europei in anteprima assoluta a cui segue il dibattito col regista». Da quest’anno l’Ulivo d’Oro si intitolerà Premio Cristina Soldano al Miglior Film. A lei, da poco scomparsa, direttrice artistica sin dalla prima edizione al fianco di La Monica, alla sua professionalità e dedizione, è dedicata questa edizione del festival.

Tra gli eventi speciali e fuori concorso per dare visibilità a temi sociali e culturali di rilievo attraverso il cinema, proponendo un’occasione di riflessione e di approfondimento su argomenti ed eventi della realtà contemporanea, in anteprima italiana sarà proiettato un film che riguarda la piccola città di Melendugno.

“Mena” di Maria Cristina Fraddosio (2018), in anteprima nazionale. La pellicola dà voce alle proteste in corso a Melendugno, in Salento, punto di arrivo del gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline), proveniente dall’Azerbaigian. Testimonianze dirette degli attivisti si alternano a quelle istituzionali. Mentre la magistratura indaga sull’ipotesi che sia stata aggirata una direttiva europea sulla sicurezza dell’impianto, che sorgerà a poche centinaia di metri dalle abitazioni, i lavori per realizzare l’opera continuano in gran fretta sotto la sorveglianza di centinaia di forze dell’ordine in tenuta antisommossa.

Il gasdotto TAP fa parte del corridoio sud del gas e trasporterà inizialmente 10 miliardi di metri cubi prelevato da un ricco giacimento in Azerbaijan, Shah Deniz. E’ lungo 878 chilometri e varie aziende europee formano il consorzio denominato TAP tra cui l’italiana SNAM che ha una quota pari al 20%.

La Redazione

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