Ladro e ricettatore traditi dal tablet che segnala la loro presenza ai carabinieri

9 marzo 2016 – Nella mattinata del 7 marzo scorso, i Carabinieri della Stazione di Lecce Santa Rosa sono stati chiamati da un avvocato, che ne richiedeva l’intervento in quanto, poco prima, nei locali della Corte di Appello Civile di Lecce sita in via Brenta, gli era stata rubata una borsa in pelle di colore nero mentre si trovava su un tavolo posto a disposizione degli avvocati. La stessa conteneva varia documentazione attinente alla professione della vittima, nonché un tablet. I Carabinieri nell’immediatezza, con la collaborazione della vittima, hanno avuto accesso ad un particolare applicativo GPS per il rintraccio del tablet, e ne hanno iniziato a seguire le tracce. Il sistema ha portato i Carabinieri a seguire la traccia lungo varie strade, da viale Porta D’Europa a Via Ungaro, quindi da Piazza Indipendenza verso Viale della Libertà, passando da Via Volturno e Via Lucca. Ed è stato proprio in Via Libertà che il segnale è stato finalmente raggiunto dai Carabinieri, nei pressi di alcune attività commerciali. Mentre i Carabinieri a quel punto hanno iniziato a setacciare le zone nei pressi del luogo indicato dal segnale, hanno anche chiesto alla vittima di inviare un segnale acustico al tablet, e così è avvenuto. I Carabinieri quindi, udito il segnale acustico che proveniva da non molto lontano da dove si trovavano, all’interno di uno scantinato adiacente al palazzo che stavano setacciando in quel momento, si sono portati immediatamente sul posto, ed all’interno scorgevano un uomo che era in possesso del tablet e stava cercando di scoprirne il funzionamento. L’uomo, identificato poi per GRECO Giuseppe, 57enne con precedenti di polizia, domiciliato a Surbo, è stato condotto in caserma. Da accertamenti svolti dai Carabinieri, si riusciva quindi a risalire alla presenza proprio del Greco all’interno degli uffici giudiziari di Via Brenta, dove approfittando dell’occasione, si era impossessato della borsa dell’avvocato. Quindi il Greco, dopo essersi tenuto per sé il tablet, aveva ceduto ad un suo conoscente la borsa del professionista. A quel punto, stimolando la collaborazione del Greco, si riusciva a risalire ad un utenza telefonica, appartenente al conoscente a cui era stata ceduta la borsa, il quale veniva contattato ed invitato a consegnare immediatamente la borsa presso la Stazione Carabinieri. Effettivamente, G.B.A., 61 enne compaesano del Greco, arrivava quasi subito in caserma e consegnava la borsa appartenente all’avvocato, priva però di tutta la documentazione che vi era all’interno, senza saper riferire il logo ove se n’era disfatto. Al termie di tutta l’attività, veniva contattato il PM di turno presso la Procura di Lecce, nella persona del Dott. Carducci, il quale concordava con le risultanze investigative dei Carabinieri e disponeva la traduzione di Greco Giuseppe agli arresti domiciliari per il reato di furto aggravato, e quindi la denuncia in stato di libertà a carico di G.B.A. per ricettazione. La borsa ed il tablet venivano contestualmente restituiti alla vittima.

Lasciaci un commento