La polizia provinciale mi ferma e mi assicura: tolleranza zero per Pasqua

Nella giornata di venerdì scorso avevo ricevuto una soffiata: la polizia locale di Melendugno, i carabinieri della locale stazione e la polizia provinciale avrebbero controllato a tappeto le strade di collegamento da e per le marine di Melendugno nella giornata di sabato e domenica per scoraggiare potenziali avventori. Obiettivo: rovinare i piani a chi intendeva preparare la logistica per Pasqua. Il tutto avrebbe avuto inizio nella mattinata di sabato 4 aprile. E così verso le 11 mi sono messo in auto e mi son diretto a San Foca. Il meteo non era dei migliori, nemmeno per una foto ricordo della giornata in direzione delle coste albanesi. Le cime innevate erano ben visibili dalla zona ricci di San Foca. Ma di carabinieri e polizia locale nemmeno l’ombra. E così decido di lasciare San Foca e dirigermi verso Roca e poi Torre dell’Orso. All’altezza del Kum ecco spuntare un uomo in divisa a bordo strada. E’ armato di paletta ed è in compagnia di un altro uomo e la loro auto, con le insegne della polizia provinciale, è ferma a bordo della carreggiata. Sono lì, in attesa, per chiedere agli automobilisti la ragione del transito su quella provinciale e perché non rispettano le disposizioni del DPCM del 4 marzo 2020 e quindi rimanere al sicuro a casa. Il funzionario mi ha visto, io rallento, potrei sottrarmi al controllo facilmente ma mi avvicino sempre più. L’agente alza la paletta e io metto l’indicatore di direzione a destra e mi fermo dove lui mi indica. Spengo il motore, apro il finestrino e lo saluto. Lui è gentile e con fermezza mi chiede le ragioni della mia presenza sulla provinciale San Cataldo-Otranto e qual è la sede di partenza e quella di arrivo. Vengo da Melendugno e sto andando a Borgagne – gli rispondo io – e ho saputo della presenza delle forze dell’ordine che devono scoraggiare eventuali trasgressori alla normativa sul contenimento. Sono un giornalista iscritto all’ordine concludo io. E lui, il funzionario con mascherina e guanti, è quasi felice che ho delle comprovate esigenze lavorative. Mi chiede l’autocertificazione ma io l’ho dimenticata sulla stampante ma lui prontamente me ne fornisce una copia da compilare.

“Stia tranquillo e faccia con calma, non abbiamo nessuna fretta, anzi voi giornalisti dovreste aiutarci a far capire alle persone di stare a casa soprattutto tra Pasqua e Pasquetta dato che non ci sarà nessuna tolleranza in questi giorni. Tolleranza zero sulla provinciale di nostra competenza da San Cataldo a Santa Maria di Leuca”. Rincara l’agente della polizia pronviciale.

Ritira i documenti, io riaccendo l’auto e vado via augurando a questi uomini, che magari preferirebbero stare a casa, buon lavoro.

Francesco Cappello

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