La Cassazione libera i blog italiani. Nessun obbligo di registrazione

(12 maggio 2012) ROMA – Cade l’obbligo per i blog di registrarsi presso il Tribunale di competenza. Lo ha stabilito la III sezione della Corte di Cassazione.

Nella sentenza si legge che solo le testate giornalistiche che chiedono, e vivono, di finanziamenti pubblici devono registrare la testata, mentre per tutto il resto questa obbligatorietà decade. Decade in questo modo anche la possibile accusa, per tutti i blog, di stampa clandestina. La sentenza è arrivata a conclusione della vicenda giudiziaria di Carlo Ruta. il blogger era stato condannato in primo e in secondo grado per il reato, appunto, di stampa clandestina. Sette anni fa, Carlo Ruta, gestiva il blog “Accadde in Sicilia” e da quelle pagine, online, aveva criticato l’operato di un magistrato operante a Ragusa. Il magistrato, Agostino Fera, non aveva gradito l’affondo e aveva denunciato Ruta per stampa clandestina.
Il blog era stato sequestrato e Ruta era stato multato di 150 euro. Secondo l’accusa il blog, che veniva aggiornato periodicamente, violava la legge sulla stampa del 1948 e la revisione del 2001. Sette anni dopo la Corte di Cassazione ha stabilito che i blog, che non ricevono finanziamenti pubblici dallo Stato, non sono obbligati alla registrazione in tribunale e quindi il reato di stampa clandestina non sussiste. I migliaia di blogger e testate giornalistiche italiane, tra cui questa, possono tirare un sospiro di sollievo.

 

Francesco Cappello

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