La Casa di Carta Recensione: si tratta solo di sopravvivenza e Tokyo…..ATTENZIONE SPOILER

La Casa di Carta è un fenomeno cult che interessa l’intero pianeta. Atteso come un evento epocale questa prima parte della terza stagione tradisce le aspettative. Trasmesso dal servizio streaming Netflix è al primo posto nella Top 10 in Italia e se pensate che finisca toglietevelo dalla testa. Il 3 dicembre è prevista la seconda parte.

Attenzione contiene spoiler leggete a vostro rischio e pericolo

Ho iniziato la Casa di Carta sabato scorso e cinque puntate di cinquanta minuti l’una, più o meno, vanno via in un battito d’ali o in una sparatoria. Avevamo lasciato i nostri eroi criminali asserragliati nella Banca di Spagna e Lisbona (Raquel Murillo) era entrata grazie al passaggio dato da un elicottero da trasporto. Ricorderete che Lisbona interpretata da Itziar Ituño è compagna e amante del Professore (Alvaro Morte) ideatore prima del furto alla zecca di Stato e poi alla banca di Spagna. Per coprire la liberazione di uno dei componenti della banda (Rio) architetta il secondo colpo spettacolare presso la banca centrale iberica. Lisbona entra in banca con un’azione degna dei migliori corpi speciali, il professore si fa intercettare, scoprire, catturare, torturare e sparare ad un piede dall’ispettore Sierra che avevamo lasciato incinta e ad un passo dal partorire (avevo parlato di spoiler).

morte di tokyoAbbandonati a loro stessi i ladri, i nostri eroi e criminali in tuta rossa, si fanno prendere prima dal panico liberando il direttore della banca e sparando mortalmente (?) ad Arturito, poi ragionano e capiscono che l’ispettore Sierra è un cane sciolto che lavora per riabilitare il suo nome perché il responsabile dei servizi segreti Tamayo l’ha inguaiata addossando su di lei ogni responsabilità della rapina tra cui intelligenza con il nemico (il professore). Ma quando mi chiedo come farà il professore a liberarsi dalla morsa di Sierra ecco che oh che disdetta si rompono le acque all’ispettore e deve partorire. Ma che fortuna sfacciata ha questo professore! L’ispettore Alicia Sierra è costretta, suo malgrado, a liberare il suo nemico (e anche gli altri due complici) a spalancare le gambe e a partorire una bella femminuccia. Ma siamo arrivati quasi alla fine. Tamayo rabbioso autorizza l’intervento di un gruppo speciale dell’esercito che entra dal tetto con munizioni illimitate come nei videogiochi. Helsinki rimane ferito gravemente e alcuni (Manila, Denver e Tokyo) durante il violento scontro a fuoco restano separati da Palermo, Rio, Stoccolma e altri. Solo delle porte blindate li separano che cercano di abbattere in ogni modo. Ma (ATTENZIONE SPOILER GRAVE) durante la sparatoria dove le munizioni non finiscono mai e anche se ti colpiscono più e più volte c’è sempre una polverina bianca, magica, che ti rimette in forze Tokyo si suicida per non farsi uccidere da Gandia (il capo della sicurezza della banca). La ragazza crivellata dai colpi ha ancora la lucidità di staccare la linguetta della granata, fare l’occhiolino a Gandia e lasciarsi morire compiendo una strage in quanto esplodono anche le altre granate che lei aveva appese nella cintura. Un gran boato scuote lo stabile. Il professore si chiude in bagno per piangere la perdita dell’amica. La quinta serie si chiude così. Ci rivediamo il 3 dicembre.

Scena inutile

Berlino aveva un figlio e in un flash back lo troviamo mentre compie una rapina con il padre. Il figlio è un genio del male che ci sa fare con i sistemi di sicurezza. Sicuramente è un nuovo personaggio che dovrà entrare nella serie e nella sceneggiatura ma ai fini narrativi attuali non ha nessun valore. E’ solo un momento inutile .

Cosa non funzione

Il ritmo ad un certo punto della quinta serie diventa incostante e questo incide un po’. La Casa di Carta funziona principalmente nei flashback e continua ad andare avanti e indietro. Ma questa volta la transizione è così rapida che la linea temporale deve essere osservata da vicino in ogni singolo fotogramma. L’azione nello spettacolo e le tattiche sono direttamente paragonate all’universo di Fast & Furious. Sfidano la fisica e basta.

Finale

È l’inizio della fine o l’inizio di una nuova vita ed è il saluto che Tokyo rivolge al suo amato (?) Rio e questa non ve la spoilero. Certamente la sopravvivenza è l’unica cosa che conta. C’è una considerevole scarica di adrenalina e se siete emotivi tenete a portata di mano una scatola di fazzoletti.

Come far uscire l’oro

Il professore sotto tortura confessa che l’oro uscirà in piccoli granellini insieme al fango e convogliato nel suo covo chiamato la cisterna.

Francesco Cappello

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