La batteria dello smartphone si esaurisce velocemente? Potrebbe essere colpa di Facebook

Facebook e l’App di Facebook Messenger sono da tempo accusati di consumare eccessivamente la batteria dei telefoni cellulari che hanno installate le app. Secondo George Hayward, ex dipendente di Facebook e scienziato dei dati, Facebook potrebbe addirittura farlo di proposito. Come riportato dal New York Post, esiste un termine per questa pratica: “negative testing“. Questo consente alle aziende tech di eseguire in segreto dei test che scaricano la batteria dei telefoni degli utenti, al fine di testare le funzionalità di un’app o di verificare come si carichi un’immagine.
Hayward è stato licenziato da Facebook/Meta perché ha rifiutato di partecipare al negative testing.

“Ho detto al manager: ‘Questo può nuocere a qualcuno’, e lei ha risposto: ‘Nuocendo a pochi possiamo aiutare la maggioranza’. Qualsiasi scienziato dei dati degno di questo nome saprà che non bisogna fare del male alle persone”, ha dichiarato ai giornalisti.

Hayward è stato licenziato da Meta a novembre e ha presentato una denuncia contro l’azienda presso il Tribunale Federale di Manhattan. L’uomo, 33 anni, lavorava per l’app Facebook Messenger, che gestisce messaggi, chiamate e videochiamate tra gli utenti. Nel procedimento, l’avvocato di Hayward, Dan Kaiser, ha sottolineato che scaricare la batteria dei telefoni degli utenti mette le persone a rischio, soprattutto

“in circostanze in cui hanno bisogno di comunicare con altri, ad esempio le forze di polizia o altri soccorritori”.

La denuncia è stata ritirata perché i termini di impiego di Meta impongono a Hayward di discutere il suo caso in arbitrato. Kaiser ha dichiarato che la maggior parte delle persone non ha idea che Facebook e altre compagnie di social media possano scaricare la batteria in modo intenzionale. Commentando la pratica del negative testing, l’avvocato ha aggiunto:

“È chiaramente illegale. È sconvolgente che la mia batteria, quella dei miei telefoni, possa essere manipolata da chiunque”.

Assunto nel 2019, Hayward stava ricevendo uno stipendio annuale a sei cifre da Meta. Ma quando l’azienda gli ha chiesto di eseguire il negative testing, ha rifiutato di eseguirlo.

Anche se Facebook non ha ancora commentato pubblicamente questa accusa, l’esistenza di questa pratica di “testing negativo” solleva preoccupazioni sulla privacy e la sicurezza degli utenti. Alcuni esperti di tecnologia sostengono che questo tipo di pratica è inappropriata e potrebbe violare le leggi sulla privacy degli utenti.

Inoltre, questo tipo di pratica potrebbe influire negativamente sulla fiducia degli utenti nei confronti di Facebook. Molti utenti potrebbero essere preoccupati per il fatto che la loro batteria possa essere manipolata senza il loro consenso o che i loro dati personali possano essere utilizzati per scopi impropri.

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