Il Prefetto di Lecce chiude via vecchia Vernole per TAP: oggi niente passeggiate salutari

Il braccio violento della legge in provincia di Lecce ha due pesi e due misure. Da una parte la Procura della Repubblica di Lecce che ravvisa irregolarità e indaga 15 persone (più l’azienda stessa) che hanno a che fare con la costruzione del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline) per presunti reati ambientali che sarebbero stati commessi in due siti del cantiere. Dall’altro il neo Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, adducendo supposto motivi di ordine pubblico e riferendosi ad un Regio decreto del 1931 chiude al traffico, veicolare e pedonale tre strade tra Vernole e Melendugno per permettere alla multinazionale del gasdotto la possibilità di eradicare 35 piante e poter lavorare in totale sicurezza a dispetto di una popolazione locale che ha più volte manifestato, pacificamente, che il gasdotto TAP qui non è gradito. Due pesi e due misure, da una parte la cura con le migliori tecniche agronomiche dei 700 alberi alloggiati nei canopy e dell’altra l’impossibilità a decine e decine di cittadini di Melendugno e di Vernole che per tutto il 20 dicembre gli viene impedito di poter svolgere quelle attività podistiche e di allenamento lungo via Vecchia Vernole, avanti e indietro. Da una parte lo sbandierare ai quattro venti che gli alberi sono curati dall’altra la condanna al fermo agli amanti delle passeggiate all’aria aperta approfittando di questa giornata mite in questo fine autunno 2018.

Francesco Cappello

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