Il mercato nero del gioco pirata si combatte con la legalità

Dopo l’inchiesta “Doppio Gioco”, che ha portato all’arresto di 3 persone nella provincia salentina, il settore del gambling si interroga sul come fermare il ritorno del gioco illegale.

gioco pirataÈ di qualche mese fa la notizia dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di tre persone, tutte residenti nella provincia di Lecce. Tre persone, forse il vertice di un’organizzazione che operava nel mercato del gaming illegale e del gioco d’azzardo, tra la provincia salentina e Taranto, mettendo le mani su un giro d’affari importante, quello legato alle slot machines, ai videopoker, alle scommesse per eventi sportivi. L’inchiesta, denominata dagli inquirenti “Doppio Gioco”, è stata guidata dalla Procura di Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia di Legge, ed è stata condotta dal GICO, Gruppo di Investigazione Criminalità Organizzata.

Un sistema economico illegale, un mercato nero della raccolta dei proventi di scommesse, messo su attraverso il noleggio e la distribuzione nei locali di apparecchiature elettroniche pirata, con software manomessi e con quello che in gergo si chiama “totem”, dispositivo che riproduce il gioco illegale del videopoker. Il tutto senza regolare concessione dei Monopoli di Stato e in totale evasione delle imposte. Le ipotesi di reato sono anche associazione per delinquere, esercizio del gioco d’azzardo, frode informatica e trasferimento fraudolento di valori.

Una notizia che ha fatto ancora di più suonare il campanello d’allarme, specie adesso, in un periodo in cui il settore legale del gambling ha fatto fatica, a causa delle chiusure imposte dal Covid 19. Eppure se il comparto fisico era chiuso, quello online ha iniziato a volare. Lo ha sottolineato di recente Guglielmo Angelozzi, amministratore delegato di Lottomatica, che ha messo l’accento sulla crescita dell’oltre 124% rispetto all’anno scorso.

Un salto in alto che è da guardare con fiducia e positività non solo per il gettito fiscale che andrà a rimpinguare le casse dello stato ma soprattutto per un’attività secondaria. Angelozzi infatti afferma che il comparto del gioco legale online, con la sua crescita esponenziale, riesce ad arginare la criminalità e bloccare la risalita dell’illegale. Un settore che negli ultimi anni aveva attratto oltre 4 milioni di italiani. Per questo l’AD di Lottomatica ha deciso di investire, puntando sul digitale e sull’esportazione del modello all’estero. La nuova Lottomatica infatti mira a raggiungere una base di clienti online di circa 800 mila giocatori, oltre 3 mila punti scommesse, quasi 1.500 sale giochi e oltre 13 mila tabaccherie e bar.

È questa insomma l’occasione per ripartire. Anzi, per rinascere. E per bloccare definitivamente un settore, quello illegale, che nel 2020 è tornato prepotentemente sulla scena.

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