Giornata Mondiale della Marijuana o “Cannabis Day”

Il 20 aprile si celebra la giornata mondiale della “canna” o “cannabis day”. Perchè si celebra e cosa ha a che fare il 420 in tutto questo.

Le origini del numero 420

In California, negli Stati Uniti, precisamente nel 1972, un gruppo di giovani ragazzi chiamatosi “I Waldos” passavano le proprie giornate su di un muro. Nelle vicinanze della loro scuola, nel nord di San Francisco, la San Rafael High School si vociferava che vi era un campo abbandonato di cannabis. 

La scoperta della notizia scaturì nei ragazzi la curiosità di trovare il tesoro vociferato. Decisero di incontrarsi ogni giorno alle ore 4:20 nei pressi della statua di Louis Pasteur, nel Parco della Scuola, per ricercare il campo abbandonato. La ricerca non andò a buon fine ma “4:20” divenne presto una parola in codice per incontrarsi a fumare. L’espressione divenne famosa nel linguaggio dei ragazzi californiani poiché un componente dei Waldos utilizzò il codice tramutandolo in un simbolo per i fumatori di Cannabis. Motivo per la quale, il 20 aprile divenne ufficialmente il Cannabis Day. 

4/20: tenendo conto che negli U.S.A. la data si indica segnando inizialmente il mese e poi il giorno del mese.

Canapa sativa

In Italia, il 14 gennaio 2017, in seguito all’entrata in vigore della legge sulla canapa sativa, è divenuta legale la vendita di cannabis a basso contenuto di THC. Infatti in numerose città italiane sono comparsi punti vendita e distributori automatici che commercializzano la cannabis light con un alto contenuto di cannabidiolo (CBD). Si tratta di una sostanza potenzialmente benefica per la nostra salute, tanto che le ricerche sulle sue implicazioni in campo medico sono notevolmente aumentate negli ultimi tempi. Utile a livello curativo come in caso di malattie croniche quali le artriti e i reumatismi o come nel caso di malattie degenerative. La cannabis, infatti, è indicata per diverse tipologie terapeutiche. È consentito l’utilizzo, dal decreto, per la cura del:

– Dolore (neuropatico, oncologico)

– Spasticità dal Sclerosi Multipla

– Nausea e vomito in chemioterapia

– Stimolazione appetito nell’AIDS o cancro o anoressia nervosa

– Sindrome di Tourette

– Glaucoma resistente

Le origini

La canapa venne utilizzata già 8000 anni fa in Cina per uso medico e per la produzione di tessuti. In Italia l’utilizzo della canapa è stata riscontrata nel Canavese in delle pipe risalenti alla preistoria. Fu a partire dal Medioevo che gli arabi, durante la conquista della Penisola Italica, importarono in Sicilia alcune piante arboree tra cui la canapa oltre a la canna da zucchero, il cotone, il sommacco, lo zafferano, il lino, l’henné. La produzione agricola altamente produttiva rivoluzionò l’agricoltura siciliana medievale con la conseguenza dell’ampliamento delle coltivazioni nel resto delle zone meridionale. Gli arabi utilizzavano la canapa come combustibile, come fibra tessile, per la produzione di oggetti artigianali e, nella fitoterapia, veniva utilizzata per le sue proprietà antinfiammatorie, lenitive e rilassanti. Sembra però, che in Puglia, la coltivazione della canapa era già presente prima dell’assedio musulmano. Fu Federico II a influenzare le abitudini agricole pugliesi con le sue tradizioni, insediandosi in Puglia dopo le campagne militari del 1246.

La Canapa e il suo molteplice utilizzo

Attualmente si accerta che la canapa possiede alte potenzialità, tra cui anche proprietà di bonifica e purificazione dei terreni contaminati delle immondizie interrate. Oltre che nei semi di canapa si trova una frazione di acidi grassi polinsaturi, i cosiddetti Omega 3 e Omega 6, fondamentali per la regolazione dell’attività dei recettori nervosi e dei muscoli, oltre che al corretto funzionamento del sistema immunitario e la regolazione del metabolismo.

In campo alimentare il prodotto è utile per chi soffre di celiachia, poiché la farina di canapa è priva di glutine. Un potente antiossidante, contenente minerali e le vitamine A, PP, C e quelle del gruppo B. Dal gusto simile alla nocciola, ottimo per preparazioni sia di dolci che salati.

Idoneo come olio, ottenuta da una spremitura a freddo dei semi. Consigliata ad uso esclusivamente a crudo, dalle proprietà immunomodulanti, oltre a quelle già elencate.

Possiamo osservare come nel mercato commerciale cosmetico sia diventato un prodotto di nicchia per la pelle, creme o sieri, per un effetto anti-età, idratante ed elasticizzante, o per il cuoio capelluto come ristrutturante e riequilibrante in caso di eccesso di sebo o forfora.

Per non entrare in merito al mercato di bio-edilizia, le quali fibre di canapa unite con la calce idraulica ha notevoli proprietà di isolamento termico, oltre di isolamento acustico. Combinando la fibra con quella della legna, si ottengono anche dei pannelli adatti all’arredamento e al design.

Dai più antichi utilizzi, i capi ottenuti dalla Canapa sono morbidi, un tessuto al 100% naturale che rilasciano freschezza durante le stagioni estive e calore durante le giornate fredde invernali. 

La canapa è una pianta che ha accompagnato l’umanità per migliaia di anni. Una risorsa utile per equilibrare un’economia eco-sostenibile, oltre alle numerose virtù terapeutiche utili. Il Cannabis Day dovrebbe incentivare l’utilizzo di questa pianta anche per sostituire in maniera etica il settore degli imballaggi, possibile con la produzione di bio-plastica del tutto naturale, compatibile e biodegradabile.

Durante il primo lockdown, in Italia, per sopperire alla mancanza di spacciatori e all’impossibilità di muoversi senza un valido motivo vi è stato un aumento di consumo di canapa sativa.

Cristina De Luca

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