Giornata Mondiale del Disegno, arte comunicativa dall’alba dei tempi

Continua la carrellata per celebrare le giornate mondiali e internazionali. Oggi, 27 Aprile, tocca alla Giornata Mondiale del Disegno, conosciuta anche come “Giorno del disegnatore” o “Giorno del disegnatore grafico”.

Origini della Giornata mondiale del disegno

Nel 1963 a Londra fu istituita dal Consiglio Internazionale delle Associazioni di Disegno Grafico (Ico-D), un’associazione mondiale che in un giorno dedicatoli promuove il valore della comunicazione attraverso il disegno per i disegnatori professionisti. Spesso si tende ad associare il disegno come ad una attività ludica. La Giornata Mondiale del Disegnatore è un’occasione per festeggiare la creatività, per dimostrare che il valore della comunicazione attraverso dei segni è il fondamento della comunicazione umana fin dalla preistoria.

Il disegno come arte comunicativa

Il disegno fu il primo strumento di comunicazione non-verbale. L’uomo primitivo iniziò a comunicare disegnando prima, poi a utilizzare la parola e successivamente la scrittura.
Le prime testimonianze che confermano quanto detto, si ritrovano nei disegni rupestri nelle numerose grotte, risalenti alla epoca della preistoria. Il disegno grafico è considerato un potente mezzo per la trasmissione e la condivisione di idee e progetti.
L’arte aiuta l’essere umano ad esprimersi. La creatività ha effetti benefici sulla salute psico-fisica sia dei bambini che degli adulti. In alcuni periodi di difficoltà emotiva è consigliato affrontare i vari stati attraverso la raffigurazione grafica. Spesso ci sono periodi in cui si trova difficoltà nell’esprimersi a parole. In questi casi si dovrebbe far subentrare l’aiuto della mano poichè permette inconsciamente di rappresentare emozioni o situazioni difficoltose.

Comunicazione iconica ed emotiva

Fin dall’infanzia ci viene insegnato di rappresentare la copia della realtà, comprendendo le proporzioni, le misure, i volumi, i rapporti tra gli oggetti e le sfumature per rappresentare la luce e l’ombra. Disegnare permette di stimolare le capacità cognitive e creative di ognuno di noi. Ma permette di rappresentare anche delle visioni che riflettono il proprio stato d’animo e che trasmette le caratteristiche della personalità individuali.

Se consideriamo attualmente la progressione che ha avuto la comunicazione, siamo ritornati inconsapevolmente ad utilizzare una comunicazione prettamente visiva, aspetto centrale della neuro-percettività. Ed è proprio la valenza creativa di un determinato brand o prodotto che attira o meno la nostra attenzione di acquisto. Se consideriamo l’evoluzione della comunicazione, siamo tornati al ciclo iniziale. Il ciclo in cui hanno una prevalenza sociale le immagini.

Produrre soluzioni alternative

Da una ricerca dell’Università Popolare di Trento: disegnare attiva alcune aree cerebrali legate all’attenzione, ma attiva anche altre implicate nella divergenza, ovvero la capacità del pensiero di produrre una serie di possibili soluzioni alternative ad un dato x (problema), correlato al pensiero creativo, all’atto creativo.

A prescindere dalle abilità artistiche che ognuno di noi ha sviluppato o meno, tutti dovrebbero provare ad allentare lo stress tramite la rappresentazione grafica. Durante l’azione del disegno, nel cervello, si attiva quel circuito della gratificazione che infonde uno stato di benessere.

Cristina de Luca

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