18 novembre 2013 – Ieri sera, a Melendugno, si è svolta la fiaccolata in occasione della giornata mondiale delle Vittime sulla strada. Partita da Piazza Monsignor Durante si è diretta verso Piazza Sant’Antonio dove vi è la statua che ricorda coloro che hanno perso la vita a causa di incidenti stradali. 
Le vittime sulla strada sono state quest’anno un milione e 200mila, il 10 percento di esse solo in Europa e migliaia di queste 5mila solo in Italia. Un intero paese scompare ogni anno e i dati continuano a crescere, anno dopo anno, una vera ecatombe considerando anche il fatto che un quarto dei caduto sono sotto i 30anni. La guerra silenziosa combattuta in strada è causata da distrazione, uso del cellulare, alcol, stupefacenti, alta velocita e imprudenza. Sono grosso modo queste le cause principali che strappano giovani esistenze all’affetto dei loro cari.
«È atroce sapere che in un solo attimo le persone che ci erano care, non sono più tra noi, non vedremo più il loro sorriso, non avremo più la loro compagnia, il loro abbraccio, il loro saluto – afferma il Comandante Antonio Nahi durante la commemorazione -, le cause, le conseguenze, le colpe. Interrogativi vani e senza soluzione tornano a martellare le menti di chi ha perduto tragicamente una persona cara».
Ma non ci sono solo i morti. Sono vittime anche i feriti in un incidente: 300mila di cui 20mila con disabilità gravi.
«È terribile, terribile vivere menomati sapendo di essere nati sani. Forse è ancora più terribile sopravvivere a chi è morto nel medesimo incidente. La coscienza che non dà pace giorno dopo giorno, un destino crudele che per tutta la vita non cancellerà il tormento dalla nostra mente».
Francesco Capplello
