Facebook trasformato in un ring: La verità sta nel mezzo?

28 agosto 2015 – La verità sta nel mezzo o era la virtù, come recitava un vecchio adagio in latino, “in medio stat virtus”. Ma nel nostro caso, forse, si tratta di verità, o almeno una delle tante. Come si fa a distinguere la verità da un’altra verità e dove finisce la verità e inizia la menzogna. crollo castello borgagneAnche la menzogna è soggettiva così come la verità. Ce ne sono tante verità, ma come fa un povero cittadino a distinguere l’una dall’altra, e soprattutto come si fa credere a quello piuttosto che all’altro. Ci sono tante verità che in questi tempi tecnologici circolano sui social network, verità dette da uno, dall’altro e da tutti. Per fare un esempio il povero Paolo Villagio sarà morto almeno venti volte ma tuttora è vivo e vegeto. Facciamo un altro esempio che ci è più vicino. A chi credere all’amministratore del comune di Melendugno che comunica finanziamenti a destra e a manca o all’opposizione che invece afferma siano informazioni false o incomplete? Che opinione si fa un normale cittadino, vessato. Vede degli amministratori ed ex-amministratori che si contendono la verità assoluta. A chi credere? Ovviamente i seguaci dell’amministratore, in questo caso il vicesindaco credono al proprio mentore, così come quelli dell’opposizione credono ai propri esponenti. Ma i cittadini a chi credono? I più faranno come Rocky Balboa, nel film omonimo, che dopo averle prese di santa ragione sul ring cercava di colpire l’avversario centrale perché ne vedeva tre di Apollo Creed. Questo accapigliarsi sui social network rischia di non portere nulla di buono.

Francesco Cappello

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