Esposizione ai campi elettromagnetici: il comune di Melendugno si doterà del piano. Il video

19 aprile 2015 – Sono piccole, grandi, rotonde, quadrate, lunghe, strette e corte, bianche, alcune grigie, poi con il tempo diventano “gialline” a causa del sole e delle intemperie. Sono degli oggetti che da qualche anno affollano i nostri tetti, le nostre antenne televisive spesso ne ospitano una o due.
hotspot-bigI dispositivi per la connessione wireless sono molteplici e vengono utilizzati da molte compagnie, locali o nazionali che portano il WADSL in zone non fornite dagli operatori telefonici tradizionali. Alzi la mano chi non ha mai avuto un contratto con, per esempio, Wicity, Fowhe, Raganet, Aria o Linkem. Le aziende citate operano, tutte, all’interno del nostro territorio, ma solo le prime due, Wicity e Fowhe, operano all’interno di Borgagne. Ma come funziona un servizio di WADSL. Viene installata un’antenna trasmittente su un punto molto alto, possibilmente il più alto che irradia il segnale wifi verso le stazioni riceventi, verso i clienti che pagano un abbonamento alle sopracitate aziende. Ma quanto fa male questo servizio? In fondo sono dispositivi che sfruttano dei segnali radio e creano campi elettromagnetici. Secondo uno studio del 2008 svolto dall’Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia Romagna dal titolo “Misura dell’esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da sistemi Wi-Fi” questi sistemi dalle valutazioni e dalle misure effettuate «si può affermare che i livelli di campo elettrico emessi da impianti WI-FI risultano di modesta entità e dello stesso ordine di grandezza della sensibilità della strumentazione utilizzata per le misure. Valori più elevati, ma ben inferiori al valore di attenzione, possono essere rilevati in prossimità dell’antenna trasmittente e in condizioni di download continuato e comunque in zone non accessibili alla popolazione». Ma lo studio, come dicevamo, è del 2008 e i sistemi di valutazione e di misurazione si sono affinati. Il consigliere Marino Giausa, durante l’ultimo Consiglio comunale, venerdì scorso, 17 aprile, ha presentato, un’interrogazione riguardante proprio l’installazione di questi impianti di telecomunicazione fissi. L’interrogazione riguardava nello specifico la compagnia Aria che recentemente ha installato su una torre faro del campo sportivo di Melendugno un dispositivo atto a trasmettere il proprio servizio. L’interrogazione del consigliere di minoranza chiedeva se il comune di Melendugno non si potesse dotare di un Piano di valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici. La proposta è stata accettata dall’assessore Flavia Casciaro che ha specificato che dette installazioni vengono effettuate a norma di legge ma

«nulla vieta a questo comune di dotarsi di tale piano poiché la tutela della salute dei cittadini e la tutela ambientale costituisce interesse primario per questo comune e che questo comune intende rispettare e preservare».

Francesco Cappello

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