Elezioni politiche 2013, alla ricerca della promessa assurda

5 febbraio 2013 – Mancano ancora venti giorni per conoscere il risultato delle elezioni politiche 2013. Sono chiamati alle urne circa 51 milioni di elettori che dovranno decidere se fidarsi delle varie coalizioni che si affannano in tv con proposte assurde e senza senso. monti_bersani_berlusconiLa campagna elettorale, ormai entrata nel vivo, registra ogni giorno un nuovo colpo di scena e nuove invettive che i vari protagonisti si lanciano. Domenica scorsa il leader del Partito della Libertà, Silvio Berlusconi, ha toccato il fondo promettendo la restituzione dell’IMU sulla prima casa. L’IMU, tassa odiosa e ingiusta che colpisce tutti i proprietari di immobili, è un argomento troppo ghiotto per essere lasciato fuori da questa campagna elettorale e quindi come fu per l’ICI, anche questa volta, Silvio Berlusconi promette non l’abolizione ma addirittura la sua restituzione tentando in questo modo di comprare i voti degli elettori.

Nel contempo per spaventare l’elettorato e per affosare la promessa di restituzione dell’IMU, colui che l’ha istituita, Mario Monti, senatore della repubblica e premier uscente ha chiamato i suoi “compagni di merende” internazionali e li ha convinti a “giocare” con il famoso spread, appunto, per terrorizzare l’italiano e le ultime dichiarazioni del prof. Monti avvalgono questa ipotesi:

«Vedo con preoccupazione questo rialzo […] spero che le convulsioni di promesse millenaristiche in campagna elettorale non rideterminano un colpo di coda della crisi».

Con lo spread, con la sua paura, il prof. Monti, dimenticando tutte le regole economiche del buon padre di famiglia ha falcidiato le famiglie italiane nell’ultimo anno.

In retroguardia il povero Pierluigi Bersani, alle prese con lo scandalo MPS, cerca di limitare i danni e promette un piano straordinario per le opere pubbliche da circa otto miliardi di euro dimenticando che la stessa promessa era stata fatta da Berlusconi nelle passate elezioni politiche. Comprimari tutti gli altri schieramenti, eccetto il Movimento 5 stelle che continua a riempire le piazze e che viene ancora ignorato dalle televisioni nazionali se non per estrapolare qualche frase e tentare di affossarne il leader. Tra venti giorni tutto questo sarà finito e tutti affermeranno di aver vinto le elezioni politiche 2013.

Francesco Cappello

Lasciaci un commento