Effetto Megaupload: class action contro Fbi rea di aver cancellato file legali

(28 gennaio 2012) ROMA – La chiusura del servizio Megaupload, eseguita unilateralmente dalla polizia federale statunitense, oltre che a causare un effetto a catena non indifferente per altri servizi di filesharing che ha portato alla loro autospensione porterà anche all’avvio della prima class action contro la potente Fbi. La sta pensando il Partito Pirata che sta compilando una lista di persone che desiderano presentare una denuncia congiunta contro, appunto, la polizia federale a marchio USA. Non erano quindi solo pirati incalliti coloro che usavano e abusavano del servizio di Megaupload, Megavideo e Megaporn, ma anche altri soggetti che sono stati considerati colpevoli a priori e si son visto bloccare il proprio accesso e l’abbonamento a questo utilissimo servizio. Non solo, ma pare che tutti coloro che avessero attivato un account con il servizio creato da DotCom riceveranno una notifica delle rispettive giustizie nazionali.

Il partito pirata, sul sito TorrentFreak, ha annunciato, quindi, la class action contro l’Fbi e l’ovvia conclusione potrebbe essere una richiesta di risarcimento danni per essersi appropriata, indebitamente, di dati personali. Intanto i tre siti, chiusi dalle autorità federali, sono tornati online e il servizio informatico federale ha trovato il coraggio di scansionare l’immagine di ordinanza di sequestro per i tre servizi.

 

Francesco Cappello

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