E se il castello Petraroli potesse diventare patrimonio della comunità?

Da decenni si discute dell’importanza del castello Petraroli, della sua valenza storica e del sogno di acquisirlo al patrimonio comunale e consegnarlo, figurativamente, ai cittadini di Borgagne. Attualmente il castello ha tre proprietari, due privati e uno pubblico. Il comune di Melendugno  venne in possesso di un terzo grazie ad una donazione testamentaria.

Ma se ci fosse il modo di acquisirne  i due rimanenti terzi?

Almeno di questo ne è convinto il neo gruppo di minoranza “Insieme più di prima” che ha depositato il 4 luglio scorso una proposta.  Accendere un mutuo trentennale di 33mila euro annui per  portare il Castello Petraroli nel patrimonio comunale.

Follia? Sogno? Spirito di rivalsa o di collaborazione. Il costo dell’intervento approvato negli strumenti di programmazione è di un milione di euro e prevede la possibilità di espropriare oltre al castello ed il suo giardino anche degli immobili in via roca creando così un ulteriore accesso e un ulteriore parco alla comunità di Borgagne intervento che si sarebbe potuto fare attraverso l’attivazione di un mutuo dal costo di circa 33mila euro l’anno.

Dall’altra parte, da parte di quella maggioranza ,che ha vinto le elezioni il 12 giugno scorso, la proposta non è stata recepita per una serie di motivi esposti durante il consiglio comunale del 29 luglio 2022. Il vicesindaco Mauro Russo ha sottolineato come l’attivazione di un nuovo mutuo comporterebbe l’innalzarsi della quota che ogni anno il comune paga per debiti già assunti che ammontano già a 320mila euro. Inoltre, ha continuato il vicesindaco, il castello ha altri due proprietari e sarebbe logico addivenire ad una soluzione compromissoria e non è detto che nei prossimi cinque dell’attuale amministrazione non si arrivi ad una diversa soluzione.

Il castello Petraroli  fu costruito in due fasi. Nel 1497 fu eretta la torre circolare per ordine di Bellisario Petraroli, barone  originario di Ostuni. La Torre serviva come difesa contro le scorrerie dei turchi che 17 anni prima avevano conquistato Otranto. Alcuni anni dopo il barone Petraroli perdette i suoi beni. Carlo V per punirlo per aver osato ribellarsi a lui gli sequestro tutto

Il castello pianta quadrata con cortile interno centrale. Ha subito interventi ed ampliamenti, per essere, in seguito, adattato ad abitazione privata. Come ogni costruzione difensiva che si rispetti anche il castello di Borgagne era circondato dal fossato che è stato interrato e alterato in epoca moderna.

Nel marzo 2013 una parte di  un muro interno, appartenente ad uno dei due privati proprietari del castello è venuto giù. Grazie a Google Maps e grazie a delle immagini ad alta definizione, in nostro possesso, un’altra porzione è puntellata. Prima o poi bisognerà proteggere l’immobile per evitare di rimanere con in mano un pugno di mosche.

Francesco Cappello

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