Dalla carta alla realtà: ecco cos’è la particella 148. Salvati da un incendio?

31 agosto 2015 – Negli ultimi due giorni la domanda principale è stata, dove si trova la particella 148? Cosa ospita di così importante secondo cui sulla base della legge dello Stato n. 353, del 21 novembre 2000, nella cui area interessata, da incendio in questo caso, non possa avere destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno 15 anni. Nel caso della particella 148, del foglio 9, fino al 2021, così com’è attestato anche dal catasto incendi pubblicato dal Comune di Melendugno, non possono essere realizzati edifici e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive. Particolarità della particella, come abbiamo rivelato sin dall’inizio, il terreno in questione è di proprietà della Regione Puglia e chissà se il nuovo governatore, Michele Emiliano, è a conoscenza di tale peculiarità. La particella 148, del foglio 9, ospita attualmente un impianto di fito-depurazione, il più grande d’Italia. Inaugurato in pompa magna nel 2011 occupa un’area di 8 ettari e con il tempo è divenuto una vera e propria oasi naturale. Nell’ottobre 2011, alcuni mesi dopo essere stato inaugurato, alcune aree furono interessate da un violento incendio e ne hanno segnato per dieci anni futuri il destino. Il consorzio TAP, forse non conoscendone la storia ha deciso di attraversarlo con il suo tracciato convinto, probabilmente, che si troverà una “soluzione” al problema poiché come si suole ripetere, come un mantra, il gasdotto è strategico e come tale dev’essere realizzato, nonostante il parere contrario della popolazione, e di qualche piccolo comitato che lo ritengono inutile e dannoso.

Francesco Cappello

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