Da domani la storia di James Bond, l’agente segreto con licenza di uccidere

Bond, James Bond! Sapete già di cosa parlo: l’agente segreto più famoso della storia cinematografica. Per me l’interprete di 007 è, e sempre rimarrà, Sean Connery, scomparso nel 2020. Gli altri, nonostante buone prove sono state pallide comparse. E’ Connery che dà forza al personaggio, con la sigaretta accesa ad un lato della bocca. In una mano un martini “non agitato”, una fantastica donna, buona o cattiva non ha importanza, caduta già tra le sue braccia. Nell’unica mano libera la pistola con cui spara al cattivo di turno. Ecco io ricordo così.

In realtà, nell’immaginario collettivo non tutti gli uomini vorrebbero essere James Bond, ma tutti i ragazzi vorrebbero essere affascinanti agenti segreti al servizio di sua Maestà. In un’avventura dopo l’altra, 007 salva il mondo, sconfigge cattivi bizzarri, gioca con gadget straordinari, seduce, o è sedotto, da donne stupendamente sexy (quest’ultimo attributo piace meno ai bambini di 10-12 anni).

Gli altri interpreti di James Bond seguono lo stesso copione anche se le storie son diverse ma il finale è sempre uguale: pur ammaccato Bond riesce a salvare il mondo capace di paracadutarsi in territorio nemico e indossare uno smoking cinque minuti dopo. Quando si tratta di spie cinematografiche, l’Agente 007 è attivo h24, 7 giorni su 7.

E, in questi tempi di pandemia, quando il mondo prima e il Regno d’Inghilterra poi, soprattutto dopo la morte della Roccia della Regina Elisabetta, il duca di Edimburgo, dovrebbe essere veramente salvato da un sol uomo, un eroe, quello che è considerato il più duraturo eroe cinematografico di questo secolo e di quelli a venire e noi, nel nostro piccolo, recensiremo, nel caso non sia stato mai fatto, i 21 film di James Bond.

Quindi preparatevi, popcorn e mouse. Partiamo con Goldfinger domani, 23 aprile. L’uomo dal dito d’oro, il tipico miliardario americano, stronzo, che trasforma tutto ciò che tocca nel metallo più bello del mondo.

Francesco Cappello

 

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