Continua l’aumento dei mutui in Puglia ma sono chiari i segnali di rallentamento

 

20 febbraio 2017 – Nei primi nove mesi del 2016 la Regione Puglia ha contribuito alla crescita del volume erogato di mutui in misura superiore al 5%, arrivando a collocarsi all’ottava posizione, dietro la Sicilia, che supera di poco il 6%. Rimanendo sul risultato della Puglia, rispetto ad un anno fa, per lo stesso periodo che va da Gennaio a Settembre, l’aumento del volume dei mutui concessi dalle banche ha superato il 20%. Da notare che il dato è scorporato dai prestiti personali, dalle richieste di rinnovo della cessione del quinto, e dalle domande di mutuo per le aziende. Prende invece in considerazione tanto i mutui di acquisto che quelli di surroga.

Ed anche in Puglia sono stati soprattutto questi ultimi a trascinare il mercato, con una netta prevalenza delle richieste volte a trasformare il mutuo in essere con tasso variabile a tasso fisso. Le province hanno contribuito in misura diversa ma senza offrire veri e propri strappi tra la provincia che si è posizionata prima per la crescita dei mutui rispetto all’ultima, sottolineando che tutte sono andate comunque in positivo.

Nel dettaglio troviamo al primo posto, con la maggiore crescita la provincia di Brindisi che è cresciuta di quasi 36 punti percentuali, mentre al secondo posto c’è Lecce che non arriva ma di poco al +30%. Chiude il podio con il terzo posto la provincia di Foggia che supera la soglia del 26%. Poco dietro troviamo Barletta-Andria-Trani con +25%, e all’ultimo posto chiude Bari con poco più del 18% che si posiziona dietro alla penultima, Taranto che arriva quasi a +20,5%.

Secondo gli esperti del settore immobiliare e del mercato dei mutui, il rallentamento denotato però negli ultimi mesi (soprattutto quelli estivi) fa intravvedere il segnale di un probabile cambio di trend. La situazione potrebbe essere peggiorata anche dall’aumento dei tassi fissi, soprattutto considerato il fatto che circa il 70% dei mutui è stato stipulato a tasso fisso, e ciò potrebbe rendere meno conveniente effettuare surroghe nel futuro più o meno prossimo.

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