Come diventare un gatto per 42 secondi e sperare di essere, in quel momento, in un altro pianeta Questo deve aver pensato l’avvocato Rod Ponton quando si è presentato per un’udienza civile virtuale in tribunale martedì scorso tramite la piattaforma Zoom, e si è subito reso conto che qualcosa non andava. Mentre nella vita reale è un essere umano, agli altri partecipanti della videochiamata – incluso il giudice Roy B. Ferguson del 394 ° tribunale distrettuale giudiziario del Texas – sembrava un gatto. In particolare, un gatto bianco con macchie grigie e grandi occhioni disperati.
“Signor Ponton, credo che lei abbia un filtro attivato nelle impostazioni video”, e un partecipante all’udienza ha inforcato gli occhiali per guardare meglio e credere a ciò che stava vedendo.
Il gattino-avvocato, in lacrime, avrebbe voluto sprofondare in quel momento mentre i suoi occhi guizzavano avanti e indietro sullo schermo.
Poi ha chiesto “Mi senti, giudice? – apparendo sempre più come un gattino disperato – Sono qui, vivo, non sono un gatto” ha affermato categoricamente pochi secondi dopo.
Il misfatto, durato solo 42 secondi, è presto spiegato. L’avvocato-gatto ha usato il computer della sua segretaria che poco prima era stato utilizzato dal figlio di costei che aveva attivato dei vecchi filtri della webcam integrata Dell. Il bello è ora il fatto che tutti coloro che hanno visto il video, divenuto virale nel frattempo con quasi 7 milioni di visualizzazioni su Youtube, vogliono emulare lo stoico avvocato e diventare dei gattini teneroni.
Francesco Cappello