Cento ragazzi salentini verso Auschwitz: “la memoria e il ricordo”

1 marzo 2014 – Partono oggi, sabato 1 marzo alle 6.30 dal City Terminal Lecce, i due autobus con a bordo i cento ragazzi salentini, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che faranno tappa prima a Trieste e poi ad Auschwitz, luoghi storici simbolo delle Foibe e dell’Olocausto. memoria e ricordoIl viaggio, che si concluderà il 7 marzo prossimo, fa parte del progetto “La memoria e il ricordo – Un viaggio per non dimenticare”, promosso e organizzato dalla Provincia di Lecce, in collaborazione con l’associazione culturale “Jump in” di Poggiardo.I ragazzi provengono da 40 Comuni salentini che hanno aderito all’iniziativa, selezionando i giovani partecipanti a questa esperienza indimenticabile in onore delle vittime delle Foibe e dello sterminio nazista. Promotore e sostenitore del progetto, alla sua terza edizione, l’assessore provinciale alle Politiche giovanili Bruno Ciccarese dichiara:

“Offriamo ai ragazzi la preziosa opportunità di fare un viaggio formativo di conoscenza completa delle pagine più orribili della nostra storia, dalle foibe di Basovizza al campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau. L’obiettivo è commemorare tutte le vittime innocenti della follia umana e continuare a sensibilizzare su temi così importanti, con l’auspicio che quanto accaduto non si ripeta mai più”.

Giunti a Trieste, i ragazzi visiteranno domenica 2 marzo la risiera di San Sabba, l’enorme stabilimento per la per la pilatura del riso, costruito nel 1898 nel periferico rione triestino di San Sabba. Il complesso industriale fu utilizzato dai nazisti come campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo l’8 settembre 1943, e verso la fine di ottobre come campo di detenzione di polizia (Polizeihaftlager) per lo smistamento dei deportati in Germania e in Polonia, deposito dei beni razziati, luogo di detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei.
La giornata proseguirà con la visita alla foiba di Basovizza, dichiarata monumento nazionale nel 1992, simbolo di tutte le atrocità commesse verso la fine della seconda guerra mondiale e negli anni successivi dai militari e dai partigiani jugoslavi di Tito che, a Trieste e nell’Istria, torturarono, uccisero e gettarono, migliaia di persone, molte ancora vive, dentro le voragini naturali del Carso, le cosiddette “foibe”.

Lunedì 3 marzo è previsto l’arrivo in Polonia, dove ci sarà la visita nel campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau. Il programma prevede anche una visita della città di Cracovia e del suo museo nazionale. Il campo di concentramento di Auschwitz, dal 1979 patrimonio dell’umanità e dell’Unesco, è uno dei tre campi principali che formavano il complesso situato nelle vicinanze di Auschwitz, in Polonia. Ne faceva parte Birkenau, l’immenso lager nel quale persero la vita, nelle camere a gas, oltre un milione e centomila persone, in stragrande maggioranza ebrei, russi, polacchi e zingari.

Maria De Giovanni

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