Sta arrivando l’inverno e chi è ancora affezionato all’antico modo di scaldarsi al caminetto sta facendo incetta di legna da ardere. A Carpignano, per esempio, in questi giorni sarà disponibile della ottima legna di pino secolare pronta da bruciare. L’amministrazione Comunale ha deciso di abbattere quattro pini secolari e ripagare i potatori con la medesima moneta, quindi con legna che potrà essere rivenduta. Un pezzo di storia di Carpignano andrà in questo modo in fumo. I bei pini secolari da abbattere che adornano Carpignano dimorano da secoli in “Vigna la Corte”. I primi due pini secolari da abbattere sono nei pressi del Ristorante “la Locanda”, il terzo si trova sul lato opposto del viale, su via Filzi, e il quarto si trova circa a metà di via Donizetti, prima del Mobilificio “Frisulli”. Mentre altri due sono stati già abbattuti, nei giorni scorsi, in Piazza Duca D’Aosta per supposti problemi di stabilità e su richiesta di alcuni residenti della medesima piazza principale. Questi due non hanno avuto l’onore nemmeno di una perizia, il comando vigili di Carpignano ha deciso del loro destino. Dei quattro alberi che devono essere abbattuti solo uno, quello in via Donizetti dev’essere realmente abbattuto perché irrecuperabile, almeno stando a quanto stabilito da una perizia commissionata all’università di Bari. Degli altri tre pini secolari la stessa perizia raccomanda:
«interventi di messa in sicurezza che possano alleggerire il carico derivante dal peso della chioma e dagli eventuali carichi accidentali. A tal fine si prescrive di effettuare un taglio di diradamento delle branche della chioma agendo in maniera prevalente sui rami più bassi».
Francesco Cappello
Siete bravi a scrivere quattro righe senza.capire niente ne di alberi ne di.potatura.è solo questione politica .degli alberi non gliene frega niente a nessuno.la pericolosità di certi alberi nei centri urbani è statisticamente accertata basta seguire la cronaca.bisogna aspettare che accada qualcosa di irreparabile prima di intervenire?
Se una sfoltita all’albero può ridurre il rischio di caduta, così come indicato dalla perizia tecnica, perchè non seguire questa strada invece che abbattere?
Mi sembra di capire che un’Amministrazione comunale si sia rivolta a dei medici per comprendere le condizioni dei propri figlioli (gli alberi) e che i medici abbiano dato la diagnosi e le opportune cure. Ricevuta la ricetta medica, gli amministratori, che si aspettavano e forse persino desideravano che i medici ordinassero il distacco della spina, sono rimasti spiazzati dalla cura prescritta e lo stesso hanno deciso di farla finita. Ciò che è sorprendente è non solo che esista un tale modo di pensare, ma che ci siano anche persone che comprendano e tifino per simili atteggiamenti.