Borgagne, chiusa la piazza, bloccati i lavori

Bloccati i lavori per la riqualificazione di Piazza Sant’Antonio a Borgagne. Causa la supposta presenza di cripte e frantoi ipogei. Supposta perchè non vi è la prova certa della loro effettiva presenza.

Le voci popolari affermano che vi è una sola cantina lato via Lecce e un canale di scolo al centro della piazza. Senza contare i serbatoi carburante della stazione Agip presente fino a qualche anno. Altre voci popolari affermano che vi sia una cripta basiliana, con affreschi e un frantoio ipogeo. L’unica cosa certa è il blocco dei lavori fino a data da destinarsi.

 

Francesco Cappello

5 Replies to “Borgagne, chiusa la piazza, bloccati i lavori”

  1. Solo per comunicare che i lavori in oggetto sono stati sbloccati e ripresi normalmente.Vi informo che dalle indagine effettuate con il georadar, sono emerse delle cavità al centro della piazza, prontamente segnalte con dei picchetti in ferro.In un successivo incontro presso il Comune alla presenza del responsabile dell’ufficio tecnico arch petrachi, dell’ing Mario Poti direttore dei lavori, e della archeologa dott Cinzia mazzotta, si è deciso di proseguire negli scavi limitatamente alla zona interessata.
    Vicesindaco Mauro Russo

  2. Gentili lettori,
    Vorrei solo precisare alcuni punti riguardo alle attuali vicende di Borgagne. Prima di tutto, il georadar, sebbene utile, non è una macchina miracolosa che segna presenza o assenza di testimonianze archeologiche. Il fatto che solo al centro della piazza siano state rilevate delle cavità non indica affatto che solo al centro della piazza ci potrebbe essere qualcosa di interessante. Chiederei prima di tutto se sono emersi dei frammenti ceramici dai lavori di cantiere e, eventualmente, a quando risalgono? Se si vuole capire, per esempio, se Borgagne già esisteva in età bizantina, quando la cultura materiale era poco spettacolare e le strutture (comprese le chiese) furono edificate sostanzialmente in materiali deperibili, sarà soltanto una accurata ed informata operazione di scavo archeologico a darci la risposta.
    Non ho seguito le vicende di Borgagne più di tanto, ma mi preoccupa che potrebbe rappresentare un altro caso di quello che si sta verificando con grande frequenza nel Salento: quello del rifacimento di spazi pubblici senza preventive indagini archeologiche. È già deplorevole la perdita della storia e della conoscenza avvenuta finora. Sarebbe ora che gli amministratori pubblici vedessero le occasioni dettate dalla riqualificazione urbana come opportunità anche per l’arricchimento storico e culturale della propria comunità.
    Ringrazierei, comunque, Alberto Rescio per aver portato la questione di Borgagne alla nostra attenzione.

    Paul Arthur
    Docente di Archeologia Medievale

  3. Grazie prof. Arthur per la risposta così esaustiva. É probabile che senza l’intervento del già citato Alberto Rescio si sarebbe applicato all’intera area una bella colata di cemento, così come già successo in passato. Certamente, e se vorrà prendere l’impegno, la terrò informata in merito.

    Francesco Cappello

  4. Ringrazio il prof. Paul Arthur per il suo prezioso intervento in questa sede. Speriamo che questa vicenda serva a sviluppare una maggiore sensibilità alla valorizzazione dei beni storici e archeologici del nostro territorio, soprattutto per il loro valore culturale e identitario, ma anche per le opportunità turistiche che potrebbero offrire.

    Alberto Rescio

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