Borgagne: carenza di loculi, famiglie in sofferenza e accuse all’amministrazione

Situazione critica nel cimitero di Borgagne. Si dice che la carenza di loculi disponibili ha costretto i defunti a rimanere per giorni, se non settimane, nella camera mortuaria, infliggendo ulteriore sofferenza alle famiglie già colpite dal lutto.

La difesa debole dell’amministrazione

Il vicesindaco di Melendugno ha cercato di minimizzare la gravità della situazione con una dichiarazione che suona più come una giustificazione poco convincente che come una reale assunzione di responsabilità. Ha contestato il titolo dell’articolo pubblicato sul Quotidiano di Puglia, sostenendo che i defunti siano rimasti nella camera mortuaria “solo qualche giorno”, come se ciò rendesse la situazione meno inaccettabile.

In un tentativo evidente di scaricare le colpe sulla precedente amministrazione, il vicesindaco ha affermato di aver ereditato un progetto incompleto per la costruzione di 120 loculi, di cui 60 già realizzati ma immediatamente esauriti a causa di un presunto “incremento dei decessi” raddoppiato negli ultimi anni. Una spiegazione che sembra più una scusa maldestra che una reale giustificazione.

Ha poi attribuito i ritardi all’aumento dei costi del prezzario regionale, aggiornato nel 2023 e nel 2024, che avrebbe raddoppiato i costi di costruzione. Tuttavia, non spiega perché l’amministrazione non abbia previsto queste variazioni o perché non abbia adottato misure per fronteggiare l’emergenza.

Il vicesindaco ha ammesso che il Comune non si è mai dotato di un regolamento cimiteriale, una mancanza grave che denota incompetenza e negligenza amministrativa. Invece di risolvere tempestivamente questa lacuna, l’amministrazione ha continuato con pratiche poco sostenibili, come le proroghe indefinite delle concessioni, portando alla saturazione del cimitero.

La decisione di procedere ora con le esumazioni e di sospendere le proroghe appare come un tentativo tardivo di rimediare a una situazione sfuggita di mano, senza però offrire soluzioni concrete o supporto alle famiglie coinvolte.

L’opposizione, dimenticandosi di aver governato 10 anni, non ha risparmiato critiche all’amministrazione attuale. Ha smascherato le giustificazioni del vicesindaco definendole “falsi problemi“. Secondo loro, la mancanza di un regolamento comunale non dovrebbe rappresentare un ostacolo, data l’esistenza di norme nazionali e regionali già applicabili.

Hanno puntato il dito contro la totale assenza di programmazione e l’incapacità di gestire adeguatamente un settore delicato come quello cimiteriale. “Hai preferito stralciare la realizzazione dei loculi cimiteriali indispensabili per evitare ulteriori momenti di sofferenza ai nostri concittadini, dirottando le somme per rifare l’asfalto (già sgretolato dopo neanche 10 mesi) all’ingresso o per un impianto elettrico oggi ancora non funzionante“, hanno dichiarato con toni duri.

L’opposizione ha smontato anche la scusa dell’aumento dei costi regionali, evidenziando che l’ultimo aggiornamento del prezzario è avvenuto il 1° luglio 2024, quando il problema era già esploso, pare con defunti lasciati in camera mortuaria per qualche giorno di troppo. Questo dimostra, secondo loro, l’inconsistenza delle argomentazioni dell’amministrazione.

Il fallimento dell’amministrazione e le conseguenze per i cittadini

La situazione attuale è il risultato di una gestione inefficace e negligente da parte dell’amministrazione comunale. La mancanza di loculi ha costretto le famiglie a sopportare ulteriori sofferenze, in un momento già difficile. L’incapacità di prevedere e gestire l’aumento dei decessi, la cattiva allocazione delle risorse finanziarie e l’assenza di una pianificazione strategica evidenziano una preoccupante incompetenza.

L’amministrazione sembra più interessata a trovare scuse e a scaricare le responsabilità piuttosto che a risolvere concretamente i problemi. Nel frattempo, i cittadini pagano le conseguenze di queste mancanze, vedendosi negata la possibilità di dare ai propri cari una degna sepoltura.

L’opposizione ha proposto una soluzione chiara: effettuare immediatamente una variazione di bilancio per completare il secondo lotto dei loculi, che era stato volontariamente stralciato dall’amministrazione nel 2022. Questa azione, secondo loro, è fondamentale per risolvere rapidamente la crisi e restituire dignità ai defunti e alle loro famiglie.

La vicenda del cimitero di Borgagne è un esempio lampante di come l’incompetenza e la cattiva gestione amministrativa possano avere un impatto devastante sulla comunità. È indispensabile che l’amministrazione smetta di cercare alibi e si assuma le proprie responsabilità, agendo con urgenza e trasparenza.

I cittadini meritano rispetto e soluzioni concrete, non scuse infondate e promesse vuote. È tempo che chi è al potere dimostri di essere all’altezza del ruolo che ricopre, mettendo al primo posto gli interessi della comunità e non quelli politici. Ormai la scusa del “è il mio primo giorno” non può essere più usata essendo ormai passati due anni di governo altrimenti a giugno del 2027 gli elettori, come hanno mandato a casa chi ha governato per 10 anni e ora si ritrova all’opposione, manderanno a casa anche l’attuale maggioranza.

Francesco Cappello